Piano d’Azione Ricerca Sud: nuovi aiuti per studenti e ricercatori del mezzogiorno nel 2025

Piano d’Azione Ricerca Sud: nuovi aiuti per studenti e ricercatori del mezzogiorno nel 2025

Il Mezzogiorno italiano è al centro di un ambizioso progetto di sviluppo grazie al Piano d’Azione Ricerca Sud, un’iniziativa introdotta dal Decreto Coesione 2024 e ora divenuta legge. Il piano mira a fornire nuovi aiuti e opportunità agli studenti, ricercatori e imprese del Sud, con l’obiettivo di rafforzare le capacità di ricerca e innovazione nelle aree meno sviluppate del Paese.

Cos’è il Piano d’Azione Ricerca Sud

Il Piano d’Azione Ricerca Sud è una misura pensata per promuovere lo sviluppo delle zone economiche speciali (ZES) del Mezzogiorno, attraverso investimenti in ricerca, infrastrutture e capitale umano. Gestito dal Ministero dell’Università e della Ricerca, il progetto è stato presentato dal Ministro Anna Maria Bernini e prevede una dotazione finanziaria di oltre un miliardo di euro. Le risorse sono stanziate dal Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività (PN RIC 2021-2027) e hanno l’obiettivo di rendere il Sud Italia un polo d’eccellenza per la ricerca scientifica e tecnologica, rafforzando la collaborazione tra università, imprese e istituzioni locali.

A chi si rivolge

Il Piano d’Azione Ricerca Sud è destinato a studenti, ricercatori, atenei e imprese localizzati nel Mezzogiorno. Tra i suoi obiettivi c’è anche quello di incentivare il ritorno dei ricercatori italiani attualmente all’estero, promuovendo l’innovazione nelle regioni del Sud. Il progetto prevede inoltre il sostegno alla creazione di spin-off universitari e la formazione di competenze altamente specializzate, cruciali per lo sviluppo del capitale umano e il rafforzamento delle competenze tecniche e scientifiche in queste aree.

Ogni progetto o iniziativa approvata nell’ambito del Piano sarà formalizzata attraverso decreti attuativi del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), che definiranno i dettagli delle categorie beneficiarie e degli incentivi specifici.

Come funziona

Il Piano d’Azione Ricerca Sud si basa su un sistema integrato di investimenti in ricerca e infrastrutture. Le università del Mezzogiorno avranno accesso a fondi per sviluppare progetti innovativi e avviare collaborazioni a livello nazionale e internazionale. Le risorse complessive ammontano a 1 miliardo e 65,6 milioni di euro, finanziate dal PN RIC 2021-2027, a cui si aggiungono ulteriori 150 milioni di euro dal Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027. Questi fondi saranno destinati a rafforzare le infrastrutture accademiche e a promuovere la cooperazione tra università e imprese.

Quando partiranno le misure

Le prime misure previste dal Piano d’Azione Ricerca Sud saranno operative a partire dal gennaio 2025. Il Decreto Coesione 2024, entrato in vigore il 7 luglio 2024, dà al Ministro dell’Università e della Ricerca 60 giorni per definire i dettagli operativi del Piano. Tuttavia, considerando i tempi necessari per la pubblicazione dei decreti attuativi, le risorse arriveranno probabilmente all’inizio del prossimo anno.

Supporto agli studenti

Oltre al Piano d’Azione Ricerca Sud, sono disponibili diverse forme di sostegno per gli studenti del Mezzogiorno. È possibile consultare la sezione sui bonus e le agevolazioni per i giovani, che fornisce una panoramica delle opportunità già attive e delle modalità per accedervi. Queste iniziative rappresentano un aiuto concreto per chi desidera continuare il proprio percorso formativo, cogliendo le nuove opportunità offerte dal Piano d’Azione.