Bonus di Natale: 100 euro per le famiglie monoreddito, l’ipotesi del governo

Il governo sta esplorando l’opportunità di implementare un bonus di Natale di 100 euro per sostenere le famiglie monoreddito durante le festività. Questo bonus sarebbe destinato ai lavoratori dipendenti che soddisfano specifici criteri di reddito e composizione familiare, con l’obiettivo di alleggerire le spese natalizie.
Erogazione diretta in tredicesima
Il bonus previsto verrà distribuito direttamente dal datore di lavoro con la tredicesima mensilità, riflettendo una strategia mirata a sostenere il potere d’acquisto delle famiglie italiane. La misura, che si indirizza ai dipendenti con redditi fino a 28.000 euro con coniuge a carico e almeno un figlio, punta a stimolare ulteriormente i consumi.
La decisione di aumentare il bonus a 100 euro sostituisce una proposta iniziale da 80 euro, mostrando la volontà del governo di fornire un sostegno più significativo alle famiglie in questa particolare fascia di reddito.
Impatto finanziario e riforme associate
La stima dei costi per questa misura ammonta a 100 milioni di euro, che saranno finanziati attraverso le maggiori entrate previste dal nuovo accordo preventivo biennale per le partite IVA.
Inoltre, si prevede la conferma dell’intenzione del governo di mantenere le tre aliquote anche per il 2025, poiché mancano le risorse necessarie per implementare l’aliquota unica, una proposta sostenuta in particolare dalle forze politiche di destra, e in particolare dalla Lega. Si attende anche la conferma dell’applicazione del cuneo fiscale.
Oltre ai 100 euro aggiunti alle tredicesime mensilità dei lavoratori dipendenti, il governo Meloni sta lavorando per aumentare le pensioni di 100 euro al mese per specifiche categorie di beneficiari.
Il decreto sulla riforma dell’Irpef e dell’Ires prevede anche un aumento della tassazione sui premi di risultato, portandola dal 5% al 10%. Questa misura entrerà in vigore per i premi erogati a partire dall’1 gennaio 2025, con un limite massimo di 3.000 euro. Lo stesso regime sarà applicato anche alle somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa. Nella precedente Manovra del governo Meloni, i premi di risultato erano stati tassati al 5%, confermando la direzione intrapresa l’anno precedente.
Questo provvedimento segna l’inizio dell’attuazione della delega fiscale per i redditi da lavoro autonomo, dipendente, agrario e diversi. Per quanto riguarda la RITA (Rendita Integrativa Temporanea Anticipata), a partire dal prossimo anno verrà concessa solo nei casi in cui non si soddisfino i requisiti pensionistici.
Per maggiori informazioni e per rimanere aggiornati sulle ultime novità, visita la sezione dedicata a bonus e incentivi sul nostro sito.