ULTIM’ORA, la famiglia di Schumacher ha terminato la sofferenze: forse è meglio così | Hanno finito di piangere

ULTIM’ORA, la famiglia di Schumacher ha terminato la sofferenze: forse è meglio così | Hanno finito di piangere

Michael Schumacher - circuitolavoro.it

Il giornalista svela la verità su Schumacher: le sofferenze sono terminate, ma la famiglia non vuole fare sapere nulla. 

A volte ci sono storie che smettono di appartenere solo al mondo dello sport. Diventano silenzi, attese, preghiere collettive. Quella di Michael Schumacher è una di queste. Una di quelle storie che iniziano tra trionfi e applausi, e poi, a un certo punto, scivolano via. Lontano dai riflettori. Nel buio protetto di una casa, lontano da tutti.

Sono passati più di dieci anni da quel maledetto giorno sulle piste di Méribel. Era il dicembre 2013, e da allora il nome di Michael Schumacher è rimasto sospeso tra il silenzio della famiglia, il rispetto degli appassionati e la curiosità – spesso invasiva – della stampa. Oggi, a distanza di tempo, un aggiornamento rompe quella quiete ovattata.

A parlarne è il giornalista tedesco Felix Gorner, con parole misurate, ma che non lasciano spazio a interpretazioni leggere. È lui ad aver condiviso un aggiornamento che racconta una verità cruda, ad oggi tenuta all’oscuro di tutti.

Come sta Schumacher? La verità nascosta

“La situazione si è purtroppo compromessa in modo irrimediabile.” È questa la frase che rimbalza ovunque, riportata anche dal Corriere della Sera. Non servono grandi dettagli per capire il peso di queste parole.

Schumacher, da quando uscito dal coma, non è più in grado di comunicare verbalmente e necessita di assistenza continua. Vive nella sua abitazione in Svizzera, circondato da un’équipe medica e dalla presenza instancabile di sua moglie. Sempre lei. Sempre lì.

Eppure in questi anni qualcosa è successo, e qualcuno si è sentito di dire che forse, “è stato meglio così”. Quello che è trapelato dal giornalista durante l’intervista non lascia alcun dubbio. 

michael schumacher
Michael Schumacher – circuitolavoro.it

Il silenzio che protegge ciò che conta davvero

La famiglia Schumacher ha scelto, fin dall’inizio, di proteggere Michael da ogni forma di esposizione. Di custodire il suo nome, la sua immagine, il suo dolore. Nessun bollettino, nessuna fotografia, nessuna intervista morbosa. Solo silenzio. Un silenzio che all’inizio poteva sembrare inspiegabile, ma che oggi appare come l’unica scelta possibile.

Perché forse è giusto così. È giusto ricordarlo mentre vinceva, mentre alzava il pugno al cielo, mentre il mondo lo applaudiva. Ricordare quel sorriso carico di vita, lo sguardo deciso dietro il casco, le imprese che hanno fatto la storia della Formula 1.

L’obiettivo, dunque, è quello di rispettare quel silenzio. Perché dentro, c’è tutta la dignità di un campione e della sua famiglia.