UFFICIALE Poste Italiane, addio a raccomandate e lettere: “Costano troppo” | Si passa al digitale

UFFICIALE Poste Italiane, addio a raccomandate e lettere: “Costano troppo” | Si passa al digitale

Poste Italiane, l'addio alle raccomandate per i clienti - circuitolavoro.it

Poste Italiane, nonostante il fatturato in crescita, non riesce a compensare la domanda di raccomandate: perché passeremo al digitale.

Impossibile negare la crescita di Poste Italiane negli ultimi anni. Solo nel 2024, l’azienda ha registrato un utile record di 2,01 miliardi di euro, con un fatturato annuo di 12,6 miliardi, segnando un incremento del 5% rispetto al 2023.

Numeri impressionanti, ma che non bastano a risolvere un problema sempre più evidente: il servizio delle raccomandate sembra diventare più un peso che un valore aggiunto.

Poste Italiane punta a rafforzare il settore delle consegne, il vero motore della sua crescita, con una nuova rete logistica prevista già nel primo semestre del 2025. Tutto molto positivo, se non fosse che a rimetterci saranno proprio le raccomandate – e, di conseguenza, i cittadini.

Cambiamenti in vista per Poste Italiane

Nonostante i profitti record raggiunti nel 2024, l’azienda continua ad adeguare i prezzi della corrispondenza tradizionale per compensare il calo della domanda. Sempre meno persone inviano lettere, e le raccomandate stanno diventando più una perdita che un guadagno.

Oltre a questo, l’inflazione e l’aumento dei costi logistici incidono sul servizio, portando a un nuovo incremento delle tariffe. Dal 31 marzo, le lettere e cartoline fino a 20g passeranno da 1,25€ a 1,30€, mentre la raccomandata base salirà da 5,80€ a 6,00€.

Un quadro chiaro che potrebbe spingere aziende e cittadini a rivalutare l’uso delle soluzioni digitali, da sempre più economiche se non addirittura gratuite. Ma se questo trend, temuto da tempo si consolidasse? Se sempre più aziende preferissero i servizi digitali, quale sarebbe il futuro delle raccomandate?

Raccomandate online, sezione sul sito web Poste Italiane
Raccomandate online – circuitolavoro.it

Cosa useremo al posto delle raccomandate

Partiamo dal presupposto che molte aziende, tra cui compagnie telefoniche e banche, utilizzano già le raccomandate online, riducendo i costi e ottimizzando i tempi di consegna. Inoltre, la Posta Elettronica Certificata (PEC) è ormai una realtà consolidata per comunicazioni ufficiali, e garantisce la stessa validità legale di una raccomandata cartacea.

Anche Poste Italiane offre soluzioni più economiche: la raccomandata online, ad esempio, ha un costo di 3,50€, decisamente inferiore rispetto ai 6€ della versione tradizionale. Se per un singolo invio la differenza può sembrare minima, per chi spedisce frequentemente il risparmio diventa significativo.

Oltre all’aspetto economico, la transizione al digitale porta con sé diversi vantaggi: tempi di consegna istantanei, possibilità di gestire tutto da remoto e maggiore efficienza. Certo, resta il problema dell’esclusione digitale, che potrebbe mettere in difficoltà anziani e chi non è pratico con la tecnologia. Ma con l’aumento dei costi e la crescente diffusione di alternative più smart, il passaggio al digitale appare ormai inevitabile.

Le raccomandate cartacee potrebbero presto diventare un ricordo del passato, sostituite da soluzioni più veloci, economiche e accessibili. Resta da capire se Poste Italiane sarà in grado di gestire questa transizione senza lasciare indietro nessuno.