UFFICIALE INPS, “dovete rimandare i soldi indietro”: Ti levano la pensione che ti hanno già pagato | Non puoi rifiutarti

UFFICIALE INPS, “dovete rimandare i soldi indietro”: Ti levano la pensione che ti hanno già pagato | Non puoi rifiutarti

Pensioni, INPS rivuole indietro i soldi - circuitolavoro.it

I pensionati stanno ricevendo diverse comunicazioni dall’inizio di questo 2025: il motivi per cui l’INPS rivuole i soldi indietro.

Non bastava l’ansia per i ritardi nei pagamenti, le code allo sportello o i ricalcoli continui che arrivano senza preavviso. Adesso, per alcuni pensionati, arriva anche la beffa: l’INPS chiede indietro i soldi già versati. E no, non è uno scherzo né un errore momentaneo. È tutto ufficiale. La comunicazione arriva per posta o via PEC, a volte perfino con tono formale e freddo, ma la sostanza non cambia: la pensione ricevuta non era dovuta, bisogna restituirla.

A questo punto ci si chiede: ma com’è possibile? L’INPS non controlla prima di pagare? E soprattutto: è davvero obbligatorio restituire i soldi? Si può fare ricorso? Oppure si rischia la sospensione della pensione successiva?

Il problema è più diffuso di quanto si pensi, e riguarda situazioni comuni, non casi limite. Ed è bene capire subito da cosa nasce questa richiesta, chi riguarda e cosa si può – e non si può – fare.

Perché l’INPS chiede indietro la pensione (e perché non puoi dire di no)

Ci sono due motivi principali per cui l’INPS può richiedere il rimborso delle somme già erogate. Il primo è il superamento dei limiti di reddito. Alcune pensioni, in particolare quelle assistenziali come l’assegno sociale o l’invalidità civile, sono legate a soglie ISEE molto precise. Se durante l’anno il reddito del beneficiario (o del suo nucleo familiare) aumenta anche di poco, la prestazione decade. Solo che l’INPS può accorgersene mesi dopo. Risultato? Richiesta di rimborso per tutto il periodo in cui si è percepito l’importo ‘senza averne più diritto’.

Il secondo caso è quello degli errori di calcolo, anche da parte dell’INPS stessa. Capita più spesso di quanto si immagini: un bonus non spettante, un conteggio errato dei contributi, un doppio pagamento. Ma anche qui la responsabilità non conta: il principio è che i soldi non dovuti vanno restituiti, anche se l’errore non è tuo.

E no, non si può semplicemente ignorare la richiesta. Se non si restituisce la somma indicata, l’INPS può compensarla sulle pensioni successive, trattenendo una parte dell’importo mensile fino a recuperare tutto. In alcuni casi può anche arrivare a sospendere temporaneamente il pagamento. Ma come difendersi in questi casi?

Lettera INPS
Come fare se l’INPS rivuole indietro i soldi della pensione – circuitolavoro.it

Come fare ricorso all’INPS

L’unico margine che resta al pensionato è presentare un’istanza di rateizzazione o, nei casi più incerti, un ricorso amministrativo. Ma servono documenti, motivazioni valide e spesso l’assistenza di un patronato.

In sintesi? Anche se suona assurdo, l’INPS può davvero chiedere indietro i soldi delle pensioni già pagate. E nella maggior parte dei casi non si può dire di no.

Ad ogni modo, per chi riceve prestazioni legate al reddito, è fondamentale tenere tutto aggiornato: ISEE, comunicazioni e situazioni familiari. Basta poco per ritrovarsi a dover rimettere mano al portafoglio.