UFFICIALE IMU, da stanotte abolizione totale con questo metodo nascosto | Non lo paghi più

IMU seconda casa - circuitolavoro.it
L’abolizione dell’IMU per la seconda casa può partire in una notte: basta utilizzare questo metodo completamente legale.
Quando si parla di seconda casa, l’IMU è la tassa che non perdona. Ogni anno, che l’immobile sia abitato, vuoto o affittato, l’imposta municipale deve essere versata. Non ci sono esenzioni automatiche come per la prima casa, e l’importo spesso non è nemmeno leggero. Parliamo di centinaia, a volte migliaia di euro l’anno, a seconda del valore catastale e dell’aliquota fissata dal Comune. Un peso non da poco, soprattutto se quella seconda casa non produce reddito o viene usata solo per le vacanze.
Eppure, c’è un dettaglio che molti ignorano: esiste un modo perfettamente legale per ridurre o addirittura non pagare l’IMU sulla seconda casa, senza trucchi e senza raggiri. Basta una condizione precisa, che rientra nelle maglie delle agevolazioni previste dalla legge. Ma bisogna conoscerla, saperla attivare e soprattutto rispettare tutte le condizioni. Vediamo qual è.
I casi in cui l’IMU non si paga: occhio a questo dettaglio
In realtà non c’è un solo modo per non pagare l’IMU su una seconda casa. Le situazioni possibili sono diverse, anche se piuttosto specifiche. Ad esempio, la Corte Costituzionale ha stabilito che coniugi con residenze diverse possono avere entrambe le abitazioni esenti, se dimorano stabilmente in comuni differenti per esempio a causa del lavoro, salute, ecc., a patto che sia dichiarata come abitazione principale. Anche gli immobili usati come uffici da liberi professionisti possono in alcuni casi beneficiare di aliquote agevolate, ma tutto dipende dal Comune.
Insomma, di casi ce ne sono. Ma la maggior parte richiede requisiti piuttosto rigidi o situazioni particolari. C’è però una soluzione molto più semplice, diretta e soprattutto legale, che può far risparmiare centinaia di euro l’anno. E riguarda chi ha un parente stretto, come un figlio o un genitore, disposto a usare quella casa come abitazione principale.
Il trucco (legale) del comodato: come azzerare l’IMU
La soluzione è il comodato d’uso gratuito tra genitori e figli (o viceversa). Se si concede in uso gratuito una casa a un parente stretto, e questo la utilizza come abitazione principale, l’IMU si può azzerare o ridurre fino al 50%. E non è importante quante case possiede il genitore (cioè chi ne usufruisce in comodato). Attenzione: serve un contratto scritto, registrato all’Agenzia delle Entrate, e valgono solo gli immobili non di lusso (niente categorie A/1, A/8 e A/9).
In più, il proprietario deve:
- avere la residenza nello stesso Comune dell’immobile dato in comodato;
- possedere solo un altro immobile, usato come abitazione principale.
Se si rispettano queste condizioni, la seconda casa viene tassata con una base imponibile ridotta del 50%. E in molti Comuni, l’aliquota agevolata porta quasi a un azzeramento totale.
Tradotto? Un appartamento che costava 800€ di IMU l’anno, ora può costarne meno di 200€. E se il Comune applica lo sconto massimo, si arriva anche a zero. Tutto legale, tutto scritto nero su bianco. Basta solo conoscere la norma, fare due conti, e usare la seconda casa in modo intelligente.