UFFICIALE ADDIO IMU, basta presentare questo documento e depennano il nome | Lo stanno facendo tutti

Documento esenzione IMU- Foto di Polina Tankilevitch da Pexels-CircuitoLavoro.it
Bisogna sempre pagare l’IMU? Ecco quale errore può essere usato per trovare una scappatoia legale rispetto al pagamento della tassa sul possesso della casa.
Una recente decisione della Corte di Giustizia Tributaria di Brescia chiarisce in modo definitivo un principio fondamentale per chi possiede terreni legati a un immobile principale.
Questa decisione è destinata a creare un precedente molto importante riguardo al pagamento dell’IMU, la tassa applicata alle case e anche alle aree edificabili.
La questione nasce dal caso di una contribuente che si è vista recapitare dal Comune una richiesta di pagamento dell’IMU su un terreno, considerato edificabile, per gli anni dal 2015 al 2020.
Si è scoperto, però, che proprio quel terreno non era registrato come autonomo presso il Catasto. Risultava come pertinenza del suo fabbricato principale, per il quale si era in regola con il pagamento.
IMU su terreno edificabile non registrato al Catasto: il caso di Brescia
La normativa IMU prevede che siano soggetti a tassazione i fabbricati, le aree edificabili e i terreni agricoli. Bisogna ricordare, però, che costituisce pertinenza di un immobile principale, se regolarmente registrato come tale, non è autonomamente soggetto a IMU. La pertinenza deve essere destinata in modo stabile al servizio dell’immobile principale. Questo legame deve essere evidente nelle visure e nella documentazione catastale.
Nella vicenda di Brescia, l’iscrizione del terreno come pertinenza risultava dal 2008, anno in cui era stato registrato insieme all’edificio principale. Solo nel 2021, a seguito di un frazionamento catastale richiesto dal proprietario, quel terreno è diventato un bene autonomo. A partire da quel momento, quindi, e non prima, il terreno risulta soggetto a IMU separata. La sentenza ribadisce quindi un concetto cruciale: non si deve pagare l’IMU per i periodi antecedenti alla loro registrazione autonoma al Catasto.
Cosa presentare al Comune per richiedere la cancellazione dell’IMU
L’episodio di Brescia potrebbe avere delle conseguenze positive per tanti cittadini italiani. Chi si trova in una situazione analoga, infatti, può richiedere l’annullamento delle richieste di pagamento IMU relative a periodi precedenti al frazionamento catastale. Per farlo bisogna presentare al Comune la visura catastale storica aggiornata, che attesti l’iscrizione del terreno come pertinenza dell’immobile principale prima della data del frazionamento.
Il documento da presentare obbligatoriamente rappresenta la prova decisiva per essere esentati dal pagamento dell’IMU. Il Comune a quel punto non potrà fare altro che depennare il nominativo del proprietario dalle liste dei contribuenti soggetti alla tassa per quelle annualità. Non potrà essere richiesto nessun arretrato.