Ufficiale: addio agli autovelox da aprile | Salvini ha fatto piazza pulita: faremo come i tedeschi

Ufficiale: addio agli autovelox da aprile | Salvini ha fatto piazza pulita: faremo come i tedeschi

Addio agli autovelox: cosa prevede il nuovo decreto - circuitolavoro.it

Con il nuovo decreto dirigenziale, Salvini elimina tutti gli autovelox dalle autostrade, ma non per tutti sarà un bene.

Gli autovelox servono a ridurre gli incidenti stradali, questo è fuori discussione. Il controllo della velocità aiuta a prevenire tamponamenti e sbandate, rendendo le strade più sicure. Ma il problema è un altro: vengono sempre usati con questo scopo?

Molti automobilisti contestano le multe perché alcuni dispositivi sembrano più strumenti per fare cassa che per garantire sicurezza. Autovelox nascosti, posizionati su lunghi rettilinei con limiti discutibili o mal segnalati, da anni sollevano dubbi sulla loro reale utilità. Inoltre, non sono rari i casi di verbali annullati per errori o dispositivi non tarati correttamente.

Nel 2025, poi, l’inasprimento delle multe a seguito del nuovo Codice della Strada rende la situazione ancora più delicata. La sicurezza stradale è fondamentale, ma se il controllo diventa un sistema per ‘spremere’ gli automobilisti, il confine tra prevenzione e business si assottiglia. Per questo motivo, a venire in aiuto è stato un decreto che man mano eliminerà gli autovelox dalle autostrade a partire da marzo. Eppure, non si tratta di una vera e propria eliminazione.

Addio autovelox nelle strade, ma si prevede un aumento delle sanzioni

Sembra un paradosso pensare che la rimozione degli autovelox porterà a più sanzioni. In effetti, lasciare scoperte le autostrade sarebbe un gesto a dir poco folle, per questo non si tratta di una sola rimozione, bensì di una sostituzione. Gli autovelox spariscono, ma a prendere il loro posto saranno strumenti di gran lunga più efficienti.

I Tutor 3.0 sono l’ultima evoluzione del sistema di rilevamento della velocità sulle autostrade. Più precisi, più efficienti e, diciamolo, anche più temuti dagli automobilisti. Se prima si poteva giocare d’astuzia rallentando in prossimità del controllo, adesso la musica è cambiata: questi dispositivi non solo calcolano la velocità media tra due punti, ma registrano anche quella istantanea e, in alcuni casi, persino il tipo di infrazione commessa.

Autovelox Germania
Addio autovelox: come saranno i nuovi dispositivi – circuitolavoro.it

Tutor 3.0: più precisi, più severi

La differenza con i vecchi modelli? Le nuove telecamere full-HD, abbinate a radar e software avanzati, riescono a distinguere il tipo di veicolo, monitorare il rispetto delle corsie e perfino rilevare sorpassi pericolosi. Non importa se avete accelerato solo per qualche secondo: se la media calcolata tra due portali supera il limite, la multa è assicurata.

Diversamente dagli autovelox, che fotografano la velocità in un punto preciso, i Tutor puniscono la condotta sull’intera tratta. Insomma, meno margine di errore.

Sistemi simili sono già largamente utilizzati in Germania, dove i ‘Blitzer’ (così si chiamano), monitorano le autostrade con un’efficacia spietata, rendendo praticamente impossibile farla franca. E ora, con l’installazione dei nuovi Tutor 3.0, l’Italia sembra voler seguire la stessa strada.

L’installazione dei nuovi Tutor 3.0 è iniziata il 7 marzo 2025 su 26 nuove tratte autostradali, grazie all’approvazione del Decreto Dirigenziale n. 305 del 20/06/2024. Con questa nuova generazione di dispositivi, i controlli diventano ancora più capillari e meno aggirabili da ambe le parti.