TRUFFA PENSIONATI, con lo Spid ti rovinano vita e conto in banca: state attenti a questo sms

TRUFFA PENSIONATI, con lo Spid ti rovinano vita e conto in banca: state attenti a questo sms

Truffa anziana- Foto di MART PRODUCTION da Pexels-CircuitoLavoro.it

L’inganno corre sul telefono: rubano l’identità digitale e svuotano pensioni e stipendi senza lasciare traccia con la truffa del doppio Spid.

Sta prendendo piede una truffa subdola, che colpisce in particolare le persone anziane ma può riguardare chiunque.

Si chiama “truffa del doppio Spid” e sfrutta le falle del sistema di identità digitale italiano per rubare pensioni, stipendi, bonus e rimborsi, senza lasciare segni evidenti.

Il trucco è semplice, ma efficace. I truffatori, spesso agendo in modo sofisticato e organizzato, raccolgono i dati personali delle vittime tramite messaggi ingannevoli, inviati via sms o email.

Questi messaggi sembrano provenire da fonti affidabili, come l’INPS o l’Agenzia delle Entrate, e invitano l’utente a cliccare su un link.

Come funziona la truffa del doppio Spid

La notifica ingannevole invita ad aggiornare le proprie credenziali o evitare il blocco dell’account. Chi cade nella trappola finisce su una finta pagina web dove inserisce inconsapevolmente dati sensibili: codice fiscale, numero di documento, credenziali Spid, e a volte persino un selfie o un video. Con queste informazioni, i truffatori riescono ad attivare un secondo Spid intestato alla vittima, ma registrato presso un altro gestore di identità. Da quel momento in poi, possono accedere indisturbati ai portali della pubblica amministrazione. Cambiano l’IBAN per farsi accreditare pensioni e stipendi, attivano conti bancari, richiedono bonus, rimborsi e contributi.

Il tutto avviene all’insaputa del vero intestatario, che spesso si accorge della truffa solo quando i soldi non arrivano o riceve notifiche insolite. Il danno è grave e può durare a lungo, anche perché queste truffe sono difficili da rintracciare e segnalare. I pensionati, in particolare, risultano più vulnerabili: non hanno sempre dimestichezza con la tecnologia, controllano meno spesso i portali online, e tendono a fidarsi di messaggi che sembrano ufficiali.

Truffa Spid
Truffa Spid- Foto di Andrea Piacquadio su Pexels-CircuitoLavoro.it

Come proteggersi dalle truffe online

Cosa si può fare per difendersi? La prevenzione è fondamentale. Mai cliccare su link ricevuti via sms o email, anche se sembrano legittimi. Controllare sempre che l’indirizzo web sia quello corretto, e non inserire mai dati personali o immagini su portali di dubbia provenienza. Nessun ente serio chiederà mai di inviare un video o foto per “verificare l’identità” via messaggio.

È consigliabile attivare l’autenticazione a due fattori per ogni accesso, soprattutto per INPS, NoiPa, home banking o SPID. Monitorare con regolarità l’IBAN registrato e gli accessi ai servizi digitali può evitare brutte sorprese. E se c’è anche solo il sospetto di essere vittima di truffa, è importante agire subito: rivolgersi alla Polizia Postale e contattare l’Agenzia per l’Italia Digitale per segnalare l’abuso e bloccare l’identità compromessa.