Supermercato Coop, addio al negozio tanto amato: chiusura immediata e licenziamenti a tappeto | Famiglie senza spesa e lavoratori per strada

Le saracinesche si abbassano, i dipendenti restano senza lavoro e i clienti si ritrovano senza un punto di riferimento per la spesa quotidiana.

Un altro colpo durissimo in un momento già critico per il colosso della grande distribuzione, alle prese con una crisi che non accenna a placarsi.

I segnali erano nell’aria da tempo: vendite in affanno, cessioni di immobili per far cassa e una ristrutturazione che, più che una ripartenza, assomiglia a un lento ridimensionamento.

Ora, però, la crisi non è più solo una questione di numeri: si traduce in chiusure improvvise, lavoratori a casa e intere famiglie lasciate senza un servizio essenziale.

Coop, una crisi economica che lascia strascichi

Ad oggi, pare non trattarsi più di voci o indiscrezioni: Coop sta attraversando uno dei momenti più difficili della sua storia. I segnali di cedimento sono sempre più evidenti, con bilanci che scricchiolano e strategie d’emergenza che non sembrano bastare. Le chiusure si moltiplicano, i dipendenti restano senza garanzie e il modello cooperativo che per anni ha garantito stabilità mostra ora tutte le sue fragilità.

Le difficoltà non sono una novità. Coop Alleanza 3.0, la più grande cooperativa di consumatori d’Italia, ha già dovuto cedere 22 immobili – compresi diversi supermercati – per incassare 222 milioni di euro e cercare di dare ossigeno ai conti. Una mossa che assomiglia più a un disperato tentativo di arginare le perdite che a una strategia di rilancio.

E il problema non è solo economico. A pagarne le conseguenze sono anche le comunità che per anni hanno fatto affidamento sulla Coop, ritrovandosi ora senza alternative. L’ultima chiusura, in particolare, ha lasciato il segno.

Coop: un nuovo punto vendita chiude le serrande

L’ennesima stangata arriva da Arese, dove la Coop di via Caduti abbassa definitivamente le saracinesche. Un punto vendita storico che chiude, lasciando a casa quattro dipendenti e cancellando un pezzo di storia commerciale della città. “Ecco la prima vittima del nuovo centro storico”, ha dichiarato Walter Lanticina, presidente dell’associazione commercianti e referente della Lega locale, puntando il dito contro le scelte dell’amministrazione comunale.

Secondo Lanticina, la ristrutturazione del centro storico ha penalizzato l’intera area commerciale, tanto da aggravare una situazione già compromessa da anni di bilanci in rosso. “Paralizzeranno via Caduti per 13 mesi e lasceranno la zona con soli quattro parcheggi”, accusa, evidenziando come le scelte politiche abbiano influito su un supermercato che già registrava perdite per quasi 100mila euro l’anno.

Il timore è che questa chiusura non rimanga un caso isolato. Se nessuno sarà disposto a investire, il rischio è che il quartiere perda definitivamente un servizio essenziale. Tutto questo, lasciando i residenti e i lavoratori senza alcuna prospettiva.