Supermercati, con il trucco del carrello con le maniglie ti fregano: spendi il 25% in più sullo scontrino | Ecco come fanno

Carrello del supermercato- Foto di Gustavo Fring su Pexels-CircuitoLavoro.it
Ogni supermercato applica delle strategie precise per spingere i clienti ad acquistare di più: ecco il nuovo stratagemma psicologico che vede protagonista il carrello.
Di solito si entra al supermercato con una lista precisa di prodotti da acquistare, ma ci si ritrova ad uscire con un carrello pieno stracolmo di articoli extra che non rientrano negli acquisti prioritari.
Dietro questa circostanza si nascondono spesso strategie di marketing studiate a tavolino. La grande distribuzione gioca, infatti, da anni sul comportamento inconsapevole del consumatore.
Un mix sapientemente studiato di neuroscienze, psicologia cognitiva e design degli spazi indirizza i passi dei clienti tra gli scaffali. Alcuni esempi sono dati dalla disposizione dei prodotti più costosi all’altezza degli occhi o dalle promozioni solo apparentemente vantaggiose come il 3×2.
Anche il packaging svolge un ruolo ben preciso: i colori accesi e i disegni con personaggi familiari spingono i bambini e, di conseguenza, i genitori, verso snack, dolci e merendine posizionati strategicamente ad altezza bimbo.
Il trucco con il quale i supermercati spingono ad acquistare di più: il carrello con le maniglie
L’ultima trovata arriva direttamente dagli studi della Bayes Business School di Londra, che ha indagato l’impatto del design dei carrelli sulla quantità di spesa effettuata. Secondo la ricerca, quando si sostituisce la tradizionale barra orizzontale con due maniglie laterali, si aumenta la quantità di spesa fino al 25%. Il motivo è da ricercare proprio nel timo di impugnatura che attiva muscoli coinvolti nei movimenti di trazione.
Viene così attivato uno stimolo fisico inconscio che si traduce in una maggiore propensione a riempire il carrello e che genera un aumento medio di 8,25 euro a cliente rispetto al carrello tradizionale. In questo caso si supera la soglia del marketing visivo: il corpo viene coinvolto direttamente nell’atto dell’acquisto, assecondando l’istinto.

Quali sono le principali strategie di neuromarketing applicate dalle grandi distribuzioni di supermercati
Gli altri trucchi classici, naturalmente, continuano ad essere applicati. Il più famoso? Indubbiamente quello del prezzo soglia, che sfrutta il modo in cui il cervello elabora le cifre, esibendo un prezzo di 1,99 euro invece di 2 euro. Gli assaggi gratuiti, invece, creano un legame emotivo con il prodotto: dopo aver provato qualcosa, ci si sente inconsciamente più portati ad acquistarlo.
Bisogna prestare molta attenzione alle offerte che sembrano vantaggiose, ma che in realtà non lo sono: la formula “prendi 3, paghi 2” si basa in realtà di uno sconto del 33%, ma viene percepita come un “regalo”. Ogni elemento apparentemente insignificante all’interno di un supermercato, dall’odore del pane appena sfornato all’ordine degli scaffali, serve a manipolare la percezione del bisogno.