A partire dal 1° luglio 2024, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (Inps) cesserà di erogare le pensioni agli italiani residenti all’estero mediante assegni cartacei. Questa decisione mira a ridurre le erogazioni indebite e i disservizi postali, coinvolgendo oltre 300.000 pensionati italiani sparsi in vari Paesi del mondo.
Dal prossimo 1° luglio, i pensionati italiani che vivono all’estero dovranno adattarsi a nuove modalità di pagamento. Gli assegni cartacei, finora utilizzati per il trattamento pensionistico, saranno eliminati. Questa modifica riguarda oltre 300.000 italiani residenti in nazioni come Portogallo, Spagna, Grecia, Albania, Slovacchia e Tunisia.
La decisione dell’Inps è duplice. Da un lato, si vuole contrastare il fenomeno delle erogazioni indebite, spesso causate da disservizi postali che possono portare alla perdita degli assegni durante il tragitto. Dall’altro, l’obiettivo è migliorare l’efficienza del sistema di pagamento, garantendo una maggiore sicurezza.
L’Inps ha già inviato indicazioni operative ai pensionati italiani residenti in vari Paesi, tra cui Austria, Belgio, Tunisia e Australia. In Europa, i pensionati hanno ricevuto un modulo da Citibank per l’acquisizione dei dati bancari necessari per gli accrediti futuri. Il modulo, da restituire entro il 15 giugno, doveva essere accompagnato da un documento d’identità valido e dalle coordinate bancarie.
I pensionati che non hanno inviato il modulo entro i termini riceveranno il pagamento di luglio in contanti presso uno sportello Western Union del Paese in cui risiedono. Anche le nuove pensioni o trasferimenti di pensioni dall’Italia saranno pagate in contanti, se non saranno fornite le coordinate bancarie necessarie.
Chi non ha inviato le comunicazioni necessarie può contattare il Servizio Citibank di assistenza tramite l’email inps.pensionati@citi.com o chiamando il numero +39 02 6943 0693. Inoltre, è possibile consultare i numeri telefonici gratuiti dedicati per ciascun Paese sul sito di Citibank. In alternativa, ci si può rivolgere ai locali Uffici di patronato o alla Direzione centrale Pensioni tramite l’email PensioniEstero@inps.it.
Fino ad oggi, le pensioni all’estero sono state pagate tramite accredito sul conto corrente intestato al pensionato o in contanti presso sportelli di corrispondenti diretti di Citibank, principalmente Western Union. In alternativa, veniva emesso un assegno di deposito non trasferibile inviato al beneficiario.
L’Inps paga pensioni all’estero in circa 160 Paesi. Nel 2023, sono state oltre 310.000 per un importo complessivo di circa 1.600 milioni di euro, rappresentando il 2,3% del totale delle pensioni erogate dall’Istituto. Le pensioni internazionali, liquidate totalizzando i periodi assicurativi italiani con quelli di altri Paesi, sono circa 680.000, di cui il 36% pagate all’estero.
Tra i Paesi preferiti dai pensionati italiani vi sono Spagna e Isole Canarie, che offrono sgravi fiscali generosi. Malta applica un’aliquota fissa del 15% sui redditi da pensione estera, mentre Grecia e Albania propongono aliquote di favore. Anche Slovacchia e Tunisia attraggono pensionati italiani in cerca di risparmi fiscali.
Con queste nuove modalità, l’Inps punta a rendere il sistema di pagamento delle pensioni all’estero più sicuro ed efficiente, garantendo al contempo maggiore tranquillità ai pensionati italiani che vivono fuori dai confini nazionali. Per saperne di più visita la nostra pagina dedicata alle news: clicca qui.
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