Stipendi NoiPA gennaio 2024: le novità
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In questo articolo esploreremo le principali novità riguardanti l’eliminazione dell’assegno accessorio temporaneo dell’1,5%, le variazioni nel taglio del cuneo fiscale e le modifiche nell’Indennità di Vacanza Contrattuale.
Eliminazione dell’assegno accessorio temporaneo dell’1,5%
Nello stipendio NoiPA di gennaio non sarà presente l’assegno accessorio temporaneo dell’1,5% previsto per tutto il 2023. Infatti questo non è stato confermato nella Legge di Bilancio 2024, come invece si pensava.
L’emolumento accessorio una tantum è stato corrisposto per 13 mensilità e ha significato un importo mensile variabile tra i 20,53 euro e i 51,39 euro.
Variazioni nel taglio del cuneo fiscale
Confermato, invece, il taglio del cuneo fiscale nella misura del 6% o 7% in base ai limiti di reddito previsti dalla norma.
Modifiche nell’Indennità di Vacanza Contrattuale (IVC)
La Legge di Bilancio per il 2024 ha previsto lo stanziamento delle risorse per il rinnovo contrattuale 2022/24 e l’anticipazione degli aumenti contrattuali spettanti.
L’Indennità di Vacanza Contrattuale (IVC) relativa al 2024 è stata incrementata di 6,7 volte. Questa anticipazione è stata attribuita con la rata stipendiale di dicembre 2023 al personale di ruolo (Decreto Anticipi) mentre il personale precario la percepirà mensilmente a partire da gennaio 2024.
Impatto sugli importi degli stipendi
Il personale di ruolo, che ha già riscosso l’anticipazione IVC rispetto al 2024, non riceverà più l’importo dell’1,5% e quindi percepirà una retribuzione più bassa di quella del mese di novembre 2023.
Il personale precario subirà la riduzione dell’una tantum dell’1,5%, ma percepirà l’Indennità di Vacanza Contrattuale (il cui importo è superiore all’emolumento dell’1,5%) registrando un incremento mensile in busta paga dato dalla differenza tra l’IVC e l’importo è dell’1,5%.
Chi rientra nei limiti di reddito previsti, indipendentemente dal contratto, potrà godere anche del taglio del cuneo fiscale.
Calendario degli accrediti dello stipendio NoiPA
Le date di accredito dello stipendio, stabilite dal Decreto Legge n. 350 del 2001, variano a seconda del mese e del comparto di appartenenza del dipendente.
In generale, da gennaio a novembre, gli stipendi vengono pagati tra il 22 e il 27 del mese. Per dicembre, la data è anticipata tra il 14 e il 16. Queste date possono subire variazioni in base a specifiche circostanze, come la coincidenza con giorni non lavorativi.
Le date di pagamento previste per il 2024 possono essere modificate qualora cadano nei weekend, secondo la normativa che consente lo spostamento al precedente giorno lavorativo. In questi casi, i lavoratori riceveranno lo stipendio anticipatamente, rispetto alla data ordinaria, ogniqualvolta la data stabilita cada di sabato o domenica.
Attese per il personale supplente
Il personale supplente della scuola, in particolare, deve prestare attenzione alle date e alle modalità di pagamento. Questo segmento del personale statale ha spesso esigenze e tempistiche diverse rispetto al personale di ruolo, pertanto è fondamentale rimanere informati su eventuali cambiamenti.
Aumento stipendio una tantum a febbraio 2024?
A febbraio 2024, gli insegnanti potranno ricevere un aumento stipendiale una tantum fino a 950 euro netti, come stabilito dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (Mim) tramite il decreto n. 258/2022. Questo incremento è rivolto ai docenti che assicurano continuità didattica e a quelli operanti in scuole situate in zone economicamente, socialmente e culturalmente svantaggiate, con problemi di dispersione scolastica.
La ripartizione finanziaria, basata sugli anni di servizio e sulla residenza dei docenti rispetto alla scuola, vedrà il 70% destinato a chi non ha richiesto mobilità negli ultimi cinque anni e il restante 30% a chi insegna da almeno cinque anni in contesti difficili senza risiedere nella stessa provincia della scuola. L’aumento varierà tra 868 e 954 euro netti, arrivando fino a 1.823 euro per i docenti che soddisfano entrambi i criteri.