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Smart working nei comuni italiani: elenco, regole e novità per i dipendenti pubblici

Negli ultimi anni, il lavoro agile ha guadagnato terreno nel panorama lavorativo italiano, trovando spazio anche nella Pubblica Amministrazione. Diversi Comuni hanno adottato lo smart working per i dipendenti pubblici, offrendo nuove opportunità per conciliare vita professionale e privata. Scopriamo insieme dove e come è stato implementato.

I Comuni pionieri del lavoro agile

Tra i principali centri urbani che hanno avviato il lavoro agile troviamo:

  • Roma;
  • Milano;
  • Torino;
  • Trento;
  • Napoli;
  • Firenze;
  • L’Aquila;
  • Bologna;
  • Genova;
  • Bari;
  • Palermo;
  • Perugia.

Ciascun Comune ha sviluppato regolamenti specifici per disciplinare lo smart working, adattandolo alle proprie esigenze locali. Roma, ad esempio, consente ai dipendenti di lavorare a distanza fino a due giorni a settimana, con estensioni possibili per motivi particolari. Milano, invece, ha elaborato un piano che identifica le attività compatibili con il lavoro agile, garantendo così un’organizzazione efficace.

Le regole per accedere allo smart working

Il lavoro agile nei Comuni è su base volontaria e richiede un’attenta pianificazione. I dipendenti possono presentare una richiesta, ma l’approvazione spetta ai dirigenti responsabili, che valutano la compatibilità delle attività e le esigenze dell’ufficio.

Le modalità sono regolate dalla Direttiva Ministeriale del 29 dicembre 2023, che stabilisce una scala di priorità, pur senza renderla vincolante:

  • Lavoratori fragili, individuati dal Decreto-Legge n. 18 del 17 marzo 2020;
  • Categorie protette, secondo la Legge 68/99;
  • Genitori con figli fino a 14 anni di età o con figli disabili, senza limiti di età;
  • Caregivers, ai sensi della Legge 205/2017.

Nonostante queste priorità, il ricorso allo smart working rimane una scelta discrezionale e non obbligatoria per le amministrazioni locali.

Il futuro del lavoro agile nelle PA

Con il rinnovo del CCNL Funzioni Locali 2022-2024, l’ARAN potrebbe introdurre ulteriori misure per rendere il lavoro agile ancora più flessibile. Tra le ispirazioni, il contratto delle Funzioni Centrali potrebbe rappresentare un modello per le nuove norme.

Lo smart working rappresenta un’importante evoluzione per la Pubblica Amministrazione, permettendo ai dipendenti di lavorare in modo più dinamico e rispondendo alle esigenze di un mondo del lavoro in costante cambiamento. Se vuoi saperne di più sui diritti dei dipendenti pubblici in smart working, non perderti il nostro approfondimento su Buoni pasto in smart working: quando sono dovuti e cosa dice la legge. Scopri tutti i dettagli legali e le normative in vigore!

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