Se vuoi prelevare devi prendere l’aereo | Terremoto in Italia, addio Bancomat: paga con carta o ti muori di fame

Carta di credito- Foto di Pixabay da Pexels-CircuitoLavoro.it
Ci sono alcune località in Italia in cui le banche si presentano come dei veri e propri miraggi: ecco dove le persone sono impossibilitate a prelevare.
A Travesio, Forgaria, Cassacco, Arta Terme, Vajont, Ronchis, Pocenia e Sgonico in Friuli Venezia Giulia le banche non esistono più.
Sono completamente spariti sportelli e Bancomat: una situazione decisamente problematica per chi vuole prelevare dei contanti.
Per tutte queste persone le uniche possibilità restano l’utilizzo della carta per ogni pagamento o il viaggio verso il primo centro abitato in cui è presente una filiale.
A ben vedere, in Friuli il problema è decisamente radicato: secondo l’ultimo rapporto della Fondazione Fiba, il 32% dei comuni è ormai scoperto.
In Friuli ci sono pochissime banche: i disagi sono notevoli per i privati e le aziende
Circa 65.000 persone e 4.000 aziende non possono accedere ad un servizio essenziale, mentre altri 165.000 residenti hanno a disposizione un solo sportello. Ad essere in difficoltà non sono solo le famiglie, ma anche le piccole imprese locali che vedono restringersi la possibilità di accedere a credito o servizi finanziari.
Le motivazioni di questa desertificazione vanno ricercate nella trasformazione della proposta bancaria in questa regione negli ultimi decenni. Le storiche Casse di Risparmio e le Banche Popolari sono state inglobate in grandi gruppi nazionali o stranieri: FriulAdria è finita in Crédit Agricole, CiviBank è passata sotto Sparkasse. Le Bcc, costrette dalla riforma nazionale del credito cooperativo e dalla vigilanza della Bce, si sono dimezzate. I piccoli comuni sono rimasti, quindi, senza presidio.

Desertificazione bancaria in Italia: località spopolate ed economia in difficoltà
L’assenza di sportelli bancari produce effetti a catena sull’intero tessuto sociale ed economico. Come ricordano i sindacati di categoria, non si tratta solo di un problema per chi deve prelevare o versare: senza banche vicine, le imprese hanno meno accesso al credito, e ciò può significare meno investimenti, meno posti di lavoro, meno sviluppo locale.
Secondo Gennaro Manco di First Cisl, “le banche hanno un ruolo sociale oltre che economico”. E aggiunge: “Chiudere uno sportello significa penalizzare i più fragili, soprattutto anziani e imprese locali, e lasciare spazio a fenomeni preoccupanti come usura e criminalità”. Il rischio che si fa sempre più concreto è che le persone abbandonino questi luoghi preferendo località in cui esista la possibilità di accedere ai servizi bancari. Molte zone d’Italia rischiano di rimanere disabitate, un duro colpo che impatta sull’economia nazionale in un contesto già duramente segnato dal notevole calo demografico degli ultimi anni.