Oggi è l’ultimo giorno per attivare la Carta Dedicata a te e usufruire del bonus di 382,50 euro. In questo articolo, esamineremo cosa accadrà se la carta non viene attivata entro la scadenza e quali saranno le future ricariche per coloro che già ne stanno beneficiando.
Oggi, venerdì 15 settembre, segna la scadenza cruciale per tutti coloro che hanno ricevuto la Carta Dedicata a te, con un bonus di 382,50 euro. Questo strumento è stato assegnato automaticamente a oltre un milione di famiglie italiane per aiutarle ad affrontare il caro prezzi. La carta, riservata alle famiglie con un Isee inferiore a 15 mila euro, è stata consegnata in base a criteri stabiliti dalla legge.
L’attivazione della Carta Dedicata a te è un passo essenziale che deve essere completato entro il 15 settembre. Per coloro che hanno ricevuto la comunicazione di assegnazione ma non hanno ancora ritirato la carta in Posta, è importante affrettarsi.
L’attivazione è semplice: basta effettuare almeno un pagamento presso un esercizio commerciale abilitato, indipendentemente dall’importo (Carta dedicata a te: scopri i negozi convenzionati).
Coloro che non attiveranno la Carta Dedicata a te entro il 15 settembre si troveranno di fronte a conseguenze significative. A partire dal 16 settembre 2023, tutte le carte ancora inutilizzate verranno bloccate da Poste Italiane. Non sarà possibile riattivarle né richiedere un nuovo bonus di 382,50 euro. I fondi non spesi verranno redistribuiti successivamente a coloro che hanno attivato la carta entro la scadenza.
La normativa prevede che tutti i fondi, pari a 500 milioni di euro, debbano essere assegnati. Le carte non ritirate o non attivate contribuiranno a una nuova fase di ricarica che avverrà tra ottobre e novembre. Le risorse residue saranno utilizzate per aumentare l’importo disponibile per coloro che già stanno beneficiando della Carta Dedicata a te.
Le nuove ricariche seguiranno gli stessi criteri di priorità stabiliti nella fase iniziale di assegnazione. Prima saranno beneficiati i nuclei familiari composti da tre persone, di cui almeno una nata entro il 31 dicembre 2009. Successivamente, saranno considerati quelli composti da tre persone, di cui una nata entro il 31 dicembre 2005, e infine tutte le altre famiglie, sempre tenendo conto dell’Isee.
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