La rivalutazione del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) è un elemento cruciale per garantire che i lavoratori ricevano un adeguato compenso alla fine del loro rapporto di lavoro. Questa guida esplora il meccanismo di calcolo della rivalutazione TFR nel 2024, offrendo esempi pratici e tabelle di riferimento aggiornate.
Il TFR, conosciuto anche come liquidazione, è disciplinato dall’articolo 2120 del Codice Civile. Questo trattamento economico viene riconosciuto al lavoratore subordinato alla cessazione del rapporto di lavoro e consiste nella somma degli accantonamenti annui di una quota di retribuzione. Questa quota viene periodicamente rivalutata per adattarsi all’andamento del costo della vita e viene erogata alla fine del rapporto lavorativo.
Il calcolo del TFR avviene sommando, per ciascun anno di servizio, una quota pari all’importo della retribuzione dovuta per l’anno stesso, divisa per 13,5. Le frazioni di anno vengono considerate proporzionalmente, computando come mese intero le frazioni di mese uguali o superiori a 15 giorni.
La rivalutazione del TFR è fondamentale per preservare il potere d’acquisto delle somme accantonate. Questa rivalutazione avviene tramite un coefficiente di rivalutazione, composto da un tasso fisso e uno variabile. Il tasso fisso è pari all’1,5%, mentre la parte variabile è determinata dal 75% dell’aumento dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, accertato dall’ISTAT rispetto al mese di dicembre dell’anno precedente.
Il coefficiente di rivalutazione TFR per giugno 2024, pubblicato il 16 luglio 2024, è pari a 1,128469%. Questo coefficiente si applica al fondo TFR accantonato al 31 dicembre 2023, escludendo le quote maturate nell’anno stesso. La rivalutazione si effettua alla fine di ciascun anno o al momento della cessazione del rapporto di lavoro.
Consideriamo un lavoratore con una retribuzione annua di 24.300 euro e un contratto di lavoro durato un anno esatto. Supponendo un aumento dell’indice Istat dei prezzi al consumo dell’1%, il calcolo del TFR sarà il seguente:
Dall’importo totale accantonato bisogna sottrarre il contributo INPS dello 0,50%, ottenendo un TFR di 1.831,30 € prima della tassazione.
Le seguenti tabelle riportano i coefficienti di rivalutazione per i primi sei mesi del 2024, da utilizzare per il calcolo del TFR:
Mese | Coefficiente di rivalutazione | Indice ISTAT | Tasso fisso annuo 1,5% | Rapporti terminati nel periodo |
---|---|---|---|---|
Gennaio 2024 | 0,377313 | 119,3 | 0,125 | 15 gen – 14 feb |
Febbraio 2024 | 0,502313 | 119,3 | 0,250 | 15 feb – 14 mar |
Marzo 2024 | 0,690391 | 119,3 | 0,375 | 15 mar – 14 apr |
Aprile 2024 | 0,752313 | 119,3 | 0,500 | 15 apr – 14 mag |
Maggio 2024 | 1,003469 | 119,5 | 0,625 | 15 mag – 14 giu |
Giugno 2024 | 1,128469 | 119,5 | 0,750 | 15 giu – 14 lug |
Continueremo a monitorare l’andamento dei prezzi e a fornire aggiornamenti sui coefficienti di rivalutazione TFR nei mesi successivi, riportando le relative tabelle.
Il TFR è un diritto fondamentale per i lavoratori italiani, garantendo loro un adeguato trattamento economico alla fine del rapporto di lavoro. Comprendere il meccanismo di rivalutazione e conoscere i coefficienti aggiornati è essenziale per assicurarsi che il TFR rispecchi correttamente l’andamento del costo della vita. Visita la nostra sezione dedicata alle news.
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