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Rimborso 730: Guida completa al calcolo e alla richiesta

Il rimborso 730 è un importo che può essere richiesto all’Agenzia delle Entrate quando, durante il calcolo della dichiarazione dei redditi, si riscontra un credito a proprio vantaggio. Ma in quali casi può essere richiesto? E come funziona la procedura per ottenerlo? Scopriamo di più in questo articolo.

Chi può ricevere il rimborso 730

I rimborsi del 730 spettano ai lavoratori dipendenti, percettori di busta paga, ai lavoratori autonomi e titolari di partite IVA, ai disoccupati percettori di Naspi, ai pensionati e, più in generale, a coloro che pagano l’Irpef nel corso dell’anno.

Guida alla verifica dei requisiti per il rimborso 730

Per verificare di avere i requisiti per il rimborso 730 si può:

  • accedere al sito internet dell’Agenzia delle entrate e, nell’Area riservata, consultare il “Cassetto fiscale”, dove sono indicati i requisiti e lo stato di lavorazione di tutti i rimborsi fiscali richiesti;
  • telefonare ai servizi di assistenza dell’Agenzia delle entrate, che sono attivi dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 17, chiamando i numeri
    • 800.90.96.96 numero verde da rete fissa
    • 06 96668907 da cellulare
    • 0039 0696668933 dall’estero – servizio in lingua italiana
  • chiedere a qualsiasi ufficio territoriale dell’Agenzia delle entrate

Metodologia di calcolo per il rimborso 730

Il calcolo del rimborso del 730 è effettuato attraverso le ritenute Irpef, le addizionali comunali e regionali o ritenute in acconto versate in eccesso tramite la busta paga o la Naspi.

Si calcola mediante la compilazione della dichiarazione dei redditi (730 o ex Unico, attuale modello redditi PF), perché è in virtù di quest’ultima che è possibile stabilire quante tasse il Fisco ha ricevuto in più e, di conseguenza, quanto dovrà restituire al contribuente.

Se la compilazione della dichiarazione avviene in modo corretto, il cittadino può dimostrare di aver pagato più tasse del dovuto e di avere diritto a ricevere un rimborso.

La base imponibile su cui calcolare le tasse è la retribuzione netta, ma prima di procedere al calcolo bisogna portare in deduzione le spese, poi calcolare le tasse e infine portare le spese in detrazione.

Per i lavoratori dipendenti, il calcolo viene eseguito direttamente dal datore di lavoro, poiché il rimborso – qualora dovuto – viene accreditato in busta paga. Se la procedura risulta complessa, è consigliabile rivolgersi a un commercialista oppure a un CAF.

Procedura di richiesta

Nel caso dei lavoratori e dei pensionati non è necessario richiedere il rimborso, poiché quest’ultimo viene calcolato e versato direttamente dal datore di lavoro o dall’INPS.

Negli altri casi la domanda si può inoltrare tramite il proprio commercialista, rivolgendosi a un CAF o in completa autonomia, contestualmente alla presentazione della dichiarazione dei redditi.

In sede di dichiarazione dei redditi, occorre compilare il quadro (RX nel 730) utilizzato per riepilogare tutti i debiti/crediti derivanti dalla dichiarazione stessa e per effettuare, qualora sia necessario, la ripartizione del credito a rimborso e/o in compensazione.

Se il contribuente ha diritto a un rimborso, ha a disposizione due opzioni:

  • usare il credito in compensazione nella dichiarazione relativa all’anno successivo o con altri tributi, imposte o tasse con modello F24;
  • ricevere il rimborso con accredito sul conto corrente o in contanti (importo oggetto di conguaglio Irpef).

In caso di mancato pagamento del rimborso da parte del datore di lavoro e, in ogni caso, per il recupero del rimborso dovuto dall’Agenzia delle Entrate, è possibile presentare apposita istanza al Fisco.

Esempio pratico di simulazione per il rimborso 730

Il prospetto di liquidazione relativo al rimborso del 730, si può ottenere anche tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate. Occorre accedere tramite SPID o altro sistema abilitato e collegarsi alla piattaforma Infoprecompilata.

Prima di procedere alla simulazione bisogna avere a portata di mano i documenti reddituali e le spese inerenti all’anno precedente (es. interessi sul mutuo), scegliere il modello da utilizzare e compilare integralmente il modello 730, finché il sistema dell’Agenzia delle Entrate non elaborerà in automatico un prospetto di liquidazione, indicando l’importo del rimborso.

Cosa fare se il rimborso non arriva

Se non arriva il rimborso del 730 bisogna presentare un’istanza all’Agenzia delle Entrate da inviare via PEC, email, sportello territoriale o telematico. L’istanza deve contenere tutta la documentazione utile, una copia del proprio documento d’identità ed eventualmente l’indicazione del codice IBAN per l’accredito della somma. Gli utenti abilitati ai servizi telematici possono presentare, anche per conto di un’altra persona, documenti e istanze utilizzando il servizio web Consegna documenti e istanze.

Differenze tra rimborso 730 e Modello Unico

Il rimborso 730 consente ai contribuenti di ottenere un rimborso diretto dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico, se emerge un credito da rimborsare. Di solito è scelto quando il contribuente non può o non vuole utilizzare il modello precompilato, e i tempi di rimborso sono generalmente più brevi rispetto al Modello Unico.

Il Modello Unico è utilizzato per dichiarazioni dei redditi più complesse, e il contribuente deve aspettare il rimborso dall’Agenzia delle Entrate dopo la valutazione della dichiarazione.

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