Riforma ISEE 2024: impatto dell’Assegno unico compreso nel calcolo

Riforma ISEE 2024: impatto dell’Assegno unico compreso nel calcolo

L’Esecutivo si sta adoperando per modificare la metodologia di calcolo dell’ISEE, con l’intento di risolvere la problematica che vede l’Assegno unico influenzare negativamente l’indicatore, precludendo l’accesso ad ulteriori supporti finanziari alle famiglie meno abbienti. I viceministri dell’Economia e del Lavoro, Maurizio Leo e Teresa Bellucci, hanno presieduto un incontro con Adriano Bordignon, presidente del Forum delle associazioni familiari, per istituire un gruppo di lavoro interministeriale dedicato a “analizzare e riformare alcuni criteri del sistema che incidono negativamente sul benessere delle famiglie”.

Assegno unico nel computo dell’ISEE 2024: rischio di contrazione degli altri bonus e sostegni

Nell’imminente anno 2024, l’inclusione dell’Assegno unico all’interno del computo ISEE potrebbe causare l’innalzamento della soglia dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), ponendo le famiglie con figli a carico a rischio di perdere l’accesso ad altri bonus e sostegni economici.

Ciò avviene per il mancato intervento normativo per escludere l’assegno dal reddito complessivo. Nonostante ciò, l’azione del Governo in tale contesto sembra essere prossima.

L’INPS, nel suo ultimo osservatorio sull’Assegno unico, rivela che nel 2023 quasi metà delle famiglie beneficiarie si situa al disotto della soglia ISEE di 16.215 euro.

L’impatto dell’Assegno unico sull’ISEE 2024

Nel calcolo del valore ISEE per il 2024, l’Assegno unico universale modifica il panorama economico delle famiglie con figli. La base di calcolo del suddetto indicatore sarà il reddito del 2022, anno di implementazione del beneficio per i figli a carico, influenzando direttamente il valore ISEE.

Anche se l’assegno non sia soggetto a tassazione, esso incide sul calcolo dell’ISEE. Al contrario delle detrazioni per i figli a carico, questo potrebbe risultare in un ISEE incrementato, potenzialmente pregiudicando l’accesso o l’importo di vari bonus e aiuti.

Ad esempio, un ISEE elevato potrebbe precludere l’accesso al bonus bollette oltre i 9.530 euro (o 20.000 euro per nuclei con oltre tre figli), o decrementare l’importo del bonus asilo nido.

Urgenza di una riforma 

La problematica tocca la maggioranza delle famiglie che beneficiano dell’Assegno unico. L’INPS ha riferito che nell’anno precedente le somme distribuite ammontano a 18 miliardi di euro.

Nel 2023, le famiglie destinatarie sono state 6,4 milioni per un totale di oltre 10 milioni di figli, con un importo variabile da 54,10 euro a 189,20 euro basato sull’ISEE. Secondo il rapporto INPS, un’ampia frazione delle famiglie si colloca nella prima fascia ISEE, inferiore ai 16.215 euro.

Il Governo sembra tuttavia pronto a intervenire sulla questione. Un intervento sembra necessario, considerando che dal prossimo anno, nel calcolo dell’ISEE relativo ai redditi del 2023, l’Assegno unico sarà preso in considerazione per tutte e 12 le mensilità, comprese le varie maggiorazioni, anziché solo da marzo come avviene per l’ISEE del 2024.

L’Assegno unico viene annualmente adeguato all’inflazione. Per l’attuale anno, le tabelle con i nuovi importi dell’assegno per il 2024 e le relative soglie ISEE aggiornate sono state comunicate dall’INPS nel messaggio n. 572 dell’8 febbraio scorso.

Incontri con le Associazioni familiari

La collaborazione con le associazioni implicherà mesi di dialogo, durante i quali si valuteranno le proposte del Forum delle famiglie finalizzate ad allargare i confini dell’ISEE a un numero maggiore di beneficiari.

I ministeri competenti stanno esplorando come ampliare i limiti del calcolo di tale indicatore, aumentando così il numero di nuclei familiari beneficiari di agevolazioni come l’Assegno unico e l’Assegno di inclusione. Questa iniziativa incontra l’appoggio delle opposizioni, con condivisione trasversale tra soggetti politici diversi, nonostante le loro specifiche prerogative.

Durante l’incontro al Mef con i responsabili ministeriali, il presidente del Forum ha evidenziato come si sia concordato sull’importanza di puntare su nuove risorse per il sostegno della natalità e sull’integrazione delle azioni riguardanti la riforma fiscale, Assegno unico, e riforma ISEE in una visione di medio termine.

Il Presidente Bordignon ha poi sottolineato che si è discusso sulla necessità urgente di una revisione dell’ISEE, una richiesta che il Forum ha avanzato per anni, evidenziandone i molteplici limiti riguardo alle scale di equivalenza, all’incidenza della prima casa, all’uso dei redditi netti invece che lordi, tra gli altri aspetti.

Il presidente del Forum ha aggiunto che c’è stata ampia disponibilità dei viceministri di esaminare questa questione cruciale per le famiglie e di costituire un tavolo tecnico interministeriale sulla specifica riforma ISEE.

È stato poi chiesto al Forum di fornire al tavolo tecnico il dossier che include le richieste delle famiglie italiane, elaborate con il supporto di esperti delle associazioni, che presentano le criticità raccolte in varie campagne di ascolto e proposte concrete.

Per Elena Bonetti, figura di riferimento dell‘Assegno unico, è necessario rivedere e riformare l’ISEE, ma sono anche fondamentali i decreti attuativi del Family Act, le agevolazioni fiscali per le famiglie, i rimborsi per le spese scolastiche, gli incentivi al lavoro femminile e una riforma dei congedi parentali.

L’ex ministra ha inoltre espresso l’esigenza di dare spazio ai giovani affinché possano sentirsi più sicuri nell’avviare un progetto familiare il prima possibile.

Importanti revisioni nella Riforma ISEE

Tra le ipotesi in considerazione nella riforma dell’ISEE si valuta l’opportunità di escludere dal calcolo l’impatto del valore della prima casa. Prevedibilmente, anche i titoli di Stato fino a 50.000 euro saranno esclusi dal conteggio, misura già contemplata dalla legge di Bilancio ma non ancora in vigore.