“Questo governo ci ha fatto un trucco”: bonus emanato e mai pagato | Migliaia di persone infuriate per i soldi non presi

Ragazzo disperato- Foto di Andrea Piacquadio da Pexels-CircuitoLavoro.it
Non tutti sanno che il Governo aveva emanato un Bonus che non è mai stato erogato: ecco di cosa si tratta, chi ne aveva diritto e cosa ha bloccato i fondi previsti.
Il Bonus assunzione giovani under 35 era stato annunciato un po’ di tempo fa come una delle soluzioni previste per contrastare la disoccupazione giovanile, ma si è rivelato un miraggio.
Il Governo aveva approvato il decreto attuativo per la misura che prevedeva una decontribuzione fino a 500 euro per ogni nuovo assunto. Per le aziende del Sud era previsto un tetto massimo di 650 euro.
Dopo la pubblicazione ufficiale il bonus è stato prima eliminato dal sito istituzionale e poi è ricomparso con la dicitura “non approvato”. Una circostanza che ha lasciato l’amaro in bocca a tanti giovani.
Cos’è successo davvero a questa misura introdotta per favorire l’occupazione stabile? Ecco cosa c’è dietro il blocco improvviso dell’incentivo tanto atteso.
Bonus assunzioni under 35: problemi nell’erogazione dell’incentivo
Per evitare abusi da parte delle aziende, il Bonus prevedeva dei criteri estremamente stringenti. I datori di lavoro avrebbero dovuto rispettare obblighi contributivi, condizioni contrattuali corrette e un divieto di licenziamento nei sei mesi precedenti all’assunzione. Inoltre, non si poteva beneficiare dell’agevolazione per rapporti di lavoro domestico, apprendistato o contratti che già prevedevano altri esoneri fiscali.
Tutte queste regole erano orientate ad evitare il fenomeno delle assunzioni fittizie. In molti casi, infatti, le aziende avevano precedentemente assunto per ottenere lo sconto sui contributi e licenziato in un secondo momento. La mancata attuazione della misura non va motivata, però, con il rischio di abuso ma con l’assenza di finanziamento. Con la riduzione del periodo di copertura dell’incentivo, limitato alle assunzioni effettuate tra settembre 2024 e gennaio 2025, molte imprese che avevano già assunto si trovano ora prive di rimborsi.

Interrogazioni parlamentari e polemiche: si attendono chiarimenti sulla scomparsa del Bonus
Il ritardo nella pubblicazione della circolare Inps, necessaria per rendere operativo il bonus, ha sollevato dubbi sulla reale volontà del governo di mantenere la misura. In molti hanno parlato di un’eventuale difficoltà organizzativa, ma tutto sembra potersi ricondurre a una crisi di liquidità. La mancanza di fondi per coprire il costo dell’incentivo potrebbe aver spinto l’esecutivo a frenare l’attuazione senza dichiararlo apertamente.
Si è aperto il dibattito sul fronte politico. Il deputato del Movimento 5 Stelle, Davide Aiello, ha presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere chiarimenti alla ministra del Lavoro Marina Calderone. Pare che al momento i tecnici siano al lavoro per trovare e attuare una soluzione, ma non ci sono tempistiche certe. Nel frattempo, migliaia di imprese e giovani lavoratori restano in attesa.