Questa è l’unica acqua che devi bere: questa marca la scarti sempre ma è la migliore | Ti salva la vita

L'acqua migliore in commercio - circuitolavoro.it
Un marchio d’acqua che tutti ignorano può davvero salvarci la vita? In un certo senso sì. Il motivo per cui dovresti acquistare solo questa.
Di acqua si parla sempre, ma quasi mai nel modo giusto. Ci ricordano di bere almeno due litri al giorno, ci spiegano che idratarsi è essenziale, che aiuta a drenare, depurare, stare meglio. Tutto vero. Ma la verità è che non tutte le acque sono uguali.
Eppure, davanti allo scaffale del supermercato, la scelta ricade sempre sulle solite marche. Quelle che ci attirano con bottiglie eleganti, nomi rassicuranti o offerte a pochi centesimi in meno. Ma dentro quelle bottiglie, spesso, c’è acqua che contiene più minerali di quanti ne servano davvero.
l problema è il residuo fisso, e se non sappiamo cosa sia, rischiamo di bere ogni giorno qualcosa che appesantisce i reni, invece di alleggerirli. Una marca in particolare, da molti ignorata o considerata ‘troppo povera’, è in realtà la più benefica. E la differenza non è da poco.
Acqua e residuo fisso: il numero che nessuno legge sull’etichetta
Il residuo fisso è la quantità di sali minerali che rimane dopo l’evaporazione di un litro d’acqua a 180 gradi. In pratica, indica quanto ‘pesa’ l’acqua che beviamo. Più il valore è alto, più l’acqua è ricca di minerali. Ma attenzione: non è sempre un bene. Se è troppo ricca, diventa più difficile da smaltire per reni e fegato, soprattutto per chi ha problemi di salute (specialmente insufficienza renale) o vuole depurarsi.
Le acque con residuo fisso inferiore a 50 mg/l sono considerate ‘minimamente mineralizzate’, le più leggere e adatte a un consumo quotidiano. Al di sopra dei 500 mg/l si parla invece di acque minerali medio-alte, utili magari in casi specifici, ma non per tutti i giorni.
Il paradosso è che le acque più vendute e pubblicizzate sono spesso quelle con residui fissi molto alti. E mentre ci convincono che siano le migliori, finiamo per affaticare il corpo senza accorgercene. Detto ciò, vediamo su quale acqua orientarci.

Le tre acque migliori (e la numero uno che nessuno compra)
In cima alla lista delle acque più leggere in commercio, secondo gli esperti, ci sono Lauretana, Rocchetta Brio Blu e Levissima. Ma è Lauretana a batterle tutte: ha un residuo fisso di appena 14 mg/l, tra i più bassi al mondo.
Eppure è una di quelle che molti evitano, perché ha un gusto più ‘piatto’, poco minerale, meno ‘ricco’ rispetto a quelle più conosciute. Ma è proprio questa sua leggerezza a renderla ideale per chi cerca un’acqua davvero pura, che non sovraccarica, che accompagna il corpo senza appesantirlo. Chi la beve regolarmente ne sente la differenza, soprattutto in periodi di stanchezza, gonfiore o affaticamento renale.