Porto gli occhiali ma mi hanno revocato la patente: la visita oculistica non basta più | Se non ci vedi bene non puoi guidare

Porto gli occhiali ma mi hanno revocato la patente: la visita oculistica non basta più | Se non ci vedi bene non puoi guidare

Uomo con occhiali- Foto di Andrea Piacquadio da Pexels-CircuitoLavoro.it

Per il rinnovo della patente bisogna sottoporsi a nuovi controlli stringenti soprattutto per quanto riguarda la vista: ecco i casi in cui non si può più guidare.

Secondo il nuovo Codice della Strada la revisione della patente di guida non è più un processo da sottovalutare perché può determinare la sospensione o la revoca del documento di guida.

Il controllo dei requisiti visivi è fondamentale per ottenere il rinnovo dell’abilitazione alla patente di guida e continuare a circolare in sicurezza.

Non basta più dimostrare di indossare occhiali o lenti a contatto: se il deficit visivo supera i limiti stabiliti dalla legge, l’automobilista rischia di dover dire addio alla propria patente.

Il controllo della vista è affidato a medici competenti, ma in caso di dubbi sulla capacità di guida, il giudizio passa alla commissione medica locale. Ecco come funziona nel dettaglio.

Gli standard per la vista da rispettare per il rinnovo della patente di guida

La legge stabilisce parametri molto chiari circa il possesso dei requisiti visivi necessari per essere abilitati alla guida. Per ottenere o confermare la patente di categoria A e B, occorre un’acutezza visiva complessiva non inferiore a dieci decimi: Bisogna avere almeno due decimi nell’occhio meno efficiente. L’uso di lenti correttive è consentito, ma la differenza di gradazione tra le due lenti non deve superare le tre diottrie. Inoltre, è fondamentale avere una buona visione binoculare e distinguere rapidamente i colori della segnaletica stradale.

Questi vanno intesi come dei veri e propri standard: in loro assenza si può negare il rinnovo alla revisione della patente. Nel caso in cui il medico accerti una riduzione del campo visivo o altri problemi, la pratica viene inoltrata alla commissione medica locale, che decide sulla possibilità di continuare a guidare.

Visita oculistica
Visita oculistica- Foto di Ksenia Chernaya da Pexels-CircuitoLavoro.it

Cosa fare in caso di revoca o sospensione della patente

La commissione può disporre la sospensione della patente fino a nuovo accertamento o, nei casi più gravi, si può arrivare anche alla revoca definitiva. La decisione presa viene trasmessa all’ufficio della Motorizzazione Civile, che procede con il ritiro del documento. Chi riceve un giudizio negativo può presentare ricorso entro 30 giorni al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) o al Presidente della Repubblica.

Nel caso in cui il ricorso non venga accolto, il provvedimento si considera definitivo. Quando la patente viene sospesa, l’automobilista potrà chiedere una nuova valutazione per dimostrare il recupero della capacità visiva. Per la patente revocata l’unica soluzione consiste nel conseguirla nuovamente, sottoponendosi agli esami teorici e pratici previsti per il rilascio.