Pensioni, ti togliamo 9600€ perché abbiamo deciso così: il governo fa strage di anziani | Lasciati tutti a bocca asciutta

Pensioni, ti togliamo 9600€ perché abbiamo deciso così: il governo fa strage di anziani | Lasciati tutti a bocca asciutta

Mani di anziani- Foto di T Leish da Pexels-CircuitoLavoro.it

I pensionati italiani diventano sempre più poveri: ecco come si sono ridotte le pensioni negli ultimi anni e quale sarà il futuro del sistema di previdenza sociale.

Negli ultimi dieci anni le pensioni italiane hanno subito un drastico ridimensionamento a causa dei blocchi e dei tagli nella rivalutazione degli assegni rispetto all’inflazione.

Il potere d’acquisto dei pensionati si è eroso in maniera evidente, rendendo sempre più difficile sostenere il costo della vita con il minimo importo mensile.

Secondo un’analisi condotta da Uil Pensionati, il periodo preso in esame, dal 2014 al 2024, evidenzia un trend allarmante che non accenna a calare neanche sotto il governo Meloni.

Chi riceve la pensione in Italia ha perso oltre 9000 euro, una cifra che ha un impatto reale sui consumi e sul benessere degli anziani che vivono in famiglia, ma soprattutto da soli.

Pensionati italiani con meno potere d’acquisto: persi oltre 9000 euro in dieci anni di tagli

Secondo l’analisi di Uil Pensionati, un assegno lordo di 2.256 euro mensili nel 2014 avrebbe dovuto raggiungere 2.684 euro nel 2024, se fosse stato pienamente indicizzato all’inflazione. A causa dei blocchi della perequazione, però, l’importo effettivo si ferma a 2.615,40 euro, con una perdita annua di 888,61 euro e un ammanco complessivo di 2.067,48 euro nel decennio.

Le perdite aumentano in proporzione all’ammontare della pensione. Chi percepiva 3.500 euro lordi, ha subito una riduzione annua di 4.136,86 euro nel 2024 e una perdita complessiva di 9.619,74 euro in dieci anni. L’erosione più pesante si è verificata proprio tra il 2023 e il 2024. Con l’insediamento del Governo meloni, infatti, sono arrivati tagli che si sono abbattuti in particolar modo sulle pensioni più alte. La Corte Costituzionale ha giudicato legittimi questi interventi e non sono state possibili contestazioni.

Viso di anziano
Viso di anziano- Foto di Anna Shvets da Pexels-CircuitoLavoro.it

Come cambia la qualità della vita dei pensionati dopo le riduzioni delle pensioni italiane

Facile immaginare quanto queste decurtazioni impattino sulla vita quotidiana. Basti pensare alla spesa di tutti i giorni o anche alla semplice abitudine di prendere un caffè al bar tutti i giorni. Per fare un semplice, ma significativo esempio, chi percepiva un assegno netto di 1.738 euro nel 2014, oggi può acquistare 23 chilogrammi di carne in meno rispetto a dieci anni fa.

La perdita di potere d’acquisto è dunque concreta e incide su tutte le categorie di pensionati. Le fasce più deboli della popolazione italiana sono spinte verso condizioni di sempre maggiore precarietà economica. Nel frattempo il sindacato insiste sulla necessità di un tavolo di confronto con il governo per affrontare l’emergenza previdenziale e restituire la giusta dignità economica ai pensionati italiani.