Pensioni di reversibilità annullate, l’Inps sta togliendo tutto a tutti: vi lasciamo senza un euro | È ufficiale

Pensionata- Foto di cottonbro studio da Pexels-CircuitoLavoro.it
Cosa sta succedendo alle pensioni di reversibilità? Ecco il provvedimento che rivoluziona il metodo di assegnazione dell’importo mensile al coniuge superstite.
Cresce la preoccupazione per le migliaia di cittadini italiani che percepiscono la pensione di reversibilità: si parla di un possibile annullamento generalizzato di questo trattamento da parte dell’INPS.
L’ansia è amplificata dalla recente decisione della Corte di Cassazione, che ha introdotto nuove restrizioni sui beneficiari di questo assegno previdenziale.
A quanto pare sarebbero molti i percettori a perdere il diritto alla pensione. Le recenti normative, infatti, sembrano andare nella direzione di severe esclusioni che coinvolgono fette di popolazione sempre più ampie.
C’è chi teme che possa essere applicata una modifica retroattiva delle regole e chi teme di dover rinunciare a questo beneficio da qui al prossimo futuro.
Pensione di reversibilità: chi non può chiederla e riceverla secondo la Corte di Cassazione
La sentenza che sta diffondendo il timore è la n. 14287 del 22 maggio 2024 della Corte di Cassazione, che ha stabilito un importante principio in materia di pensioni di reversibilità. La Suprema Corte ha chiarito che questo beneficio non è trasmissibile oltre il primo beneficiario superstite.
Il caso preso in esame riguardava una donna inabile al lavoro che viveva a carico della madre, la quale già percepiva una pensione di reversibilità derivante dal marito defunto. Alla morte della donna, la figlia aveva avanzato richiesta per ottenere la stessa pensione, ma la Cassazione ha ribaltato una precedente decisione favorevole della Corte d’Appello. Secondo i giudici supremi, la pensione di reversibilità può essere assegnata solo ai familiari superstiti del pensionato originario.

Il futuro della pensione di reversibilità: cosa pensa di fare l’Inps
In sintesi, quindi, l’eliminazione riguarda semplicemente la possibilità di percepire la pensione di reversibilità oltre il primo grado. Niente paura per chi attualmente riceve questo trattamento: in questo caso non sono previsti tagli immediati. La sentenza della Cassazione potrebbe avere, però, un forte impatto su molte richieste future, soprattutto quelle avanzate da soggetti che non rientrano tra i superstiti diretti del pensionato originario.
La normativa ribadita dalla Corte esclude la possibilità di trasferire la pensione di reversibilità oltre la prima generazione di beneficiari. Questo significa che i familiari a carico di chi già riceveva la reversibilità non potranno avanzare alcuna pretesa economica alla morte del percettore. Tutti gli altri possono tirare un sospiro di sollievo: l’INPS, per ora, non ha annunciato modifiche retroattive che possano colpire chi già riceve la pensione.