Il tema delle pensioni anticipate in Italia torna al centro dell’attenzione grazie a un report INPS che evidenzia significative disparità di genere. L’ultimo studio dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale mostra che gli uomini percepiscono in media una pensione anticipata di 400 euro superiore rispetto alle donne, un dato che sottolinea uno squilibrio economico persistente. Analizziamo i dettagli di questo report, comprendendo come funziona il sistema pensionistico anticipato e il peso delle differenze tra uomini e donne.
Secondo l’Osservatorio INPS sulle prestazioni pensionistiche al 31 dicembre 2023, gli uomini in pensione anticipata percepiscono mediamente un assegno mensile di 1.442 euro, mentre per le donne la cifra si riduce a 1.048 euro. Questa differenza, pari a circa il 37%, si traduce in 400 euro mensili in meno per le pensionate. Il report indica che nel 2024 sono state erogate complessivamente 22.919.888 prestazioni pensionistiche, per un totale di 347.032 milioni di euro, registrando una crescita del 7,7% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, il numero di pensioni anticipate è calato del 16,47% rispetto al 2023, con 150.642 assegni emessi e un importo medio di 2.088 euro al mese.
Il divario di genere nelle pensioni anticipate è attribuibile a diversi fattori. Le donne, pur rappresentando il 52% dei pensionati, incassano solo il 44% del reddito pensionistico totale, mentre gli uomini percepiscono mediamente il 56% delle risorse pensionistiche. Questo scarto del 35% riflette vari elementi strutturali del mercato del lavoro e delle modalità di accesso alle pensioni:
Il divario economico nelle pensioni anticipate non riguarda solo il genere ma anche la distribuzione territoriale. Il report INPS evidenzia che i pensionati del Nord percepiscono assegni mediamente più alti rispetto a quelli del Centro e del Sud Italia. Questo fenomeno riflette un quadro nazionale in cui le differenze salariali regionali e i contributi versati nel corso della carriera influiscono pesantemente sugli importi delle pensioni, contribuendo a un ulteriore squilibrio economico tra i territori.
Le disparità economiche evidenziate dal report INPS sollevano la questione delle politiche sociali in Italia, richiamando l’attenzione sulle necessità di bilanciare meglio le opportunità previdenziali tra uomini e donne. Riforme che incentivino una maggiore equità salariale e una redistribuzione dei carichi familiari potrebbero contribuire a ridurre il divario contributivo, migliorando anche le prospettive pensionistiche future per le donne. Per saperne di più, visita la nostra pagina dedicata alle news.
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