Pensioni 2025, da quest’anno puoi prendere il 100% dello stipendio che prendevi durante il lavoro: basta questa domandina

Pensioni INPS, scatta il 100% dello stipendio - circuitolavoro.it
Pensioni ricche per milioni di pensionati. Da quest’anno sarà come ottenere lo stipendio, ma senza lavorare: basta la domanda.
Siamo sempre stati abituati a sentirci dire che con la pensione si prende meno. Che bisogna stringere la cinghia, tagliare qua e là, accontentarsi di quel che passa il sistema. E invece, per una volta, le cose sembrano girare in un’altra direzione. Una buona notizia – e stavolta non è una promessa a lungo termine, ma qualcosa che può valere già da quest’anno.
Nel 2025, infatti, c’è la possibilità di andare in pensione e percepire il 100% dello stipendio che si prendeva da lavoratori. Avete capito bene: la pensione può essere piena, pari all’ultimo assegno percepito. Nessuna decurtazione, nessuna penalità. Ma attenzione: non vale per tutti, e non accade in automatico. Serve una semplice domanda, e soprattutto, serve conoscere bene i requisiti.
Basta una domanda e la pensione diventa ricca
Chi rientra nei requisiti, non deve fare altro che confermare la domanda di pensione attraverso i canali INPS o il portale del Ministero. La scadenza per la cessazione dal servizio era fissata al 28 febbraio 2024, quindi a oggi è troppo tardi per aderire se non si è già inoltrata la richiesta, ma per l’anno prossimo potrà aderire, qualora maturasse i requisiti pensionistici entro il 31 dicembre 2024.
Chi ha già fatto tutto correttamente, infatti, a partire da settembre 2025 riceverà una pensione pari allo stipendio che percepiva da lavoratore. È un’occasione più unica che rara, anche perché il sistema contributivo continuerà a penalizzare le nuove pensioni, abbassando sempre più gli importi futuri.
Chi non ha ancora verificato la propria posizione, dovrebbe farlo subito tramite patronato o consulente INPS, perché basta un piccolo errore formale per vedersi sfumare questa possibilità. Ma come detto in precedenza, non tutti potranno accedervi, solo una categoria di lavoratori ben precisa.
Dallo stipendio alla pensione senza perdite: chi può farlo
La svolta riguarda il personale scolastico e i lavoratori del pubblico impiego, ma con un dettaglio in più: deve trattarsi di chi ha maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2023 (o 2024, nel caso si chiedesse nel 2026). Se si rientra in questa finestra, è possibile aderire a un meccanismo che permette di calcolare la pensione con le vecchie regole retributive, quelle più favorevoli rispetto al sistema contributivo puro.
In pratica, l’INPS applica l’articolo 1, comma 148 della legge 213/2023, che consente di accedere alla pensione mantenendo la stessa base stipendiale del periodo lavorativo, a condizione di aver presentato domanda entro la scadenza prevista per la cessazione dal servizio (solitamente 28 febbraio per il personale scolastico).
Questa possibilità è legata all’opzione per il trattamento retributivo calcolato sull’ultima busta paga, e si applica anche ai dirigenti scolastici e a chi aveva raggiunto la quota 103 o altri requisiti previsti dalla normativa in vigore.