Pat Inail, significato e requisiti di apertura
L’espletamento delle attività lavorative, che siano di natura manuale o intellettuale, comporta il rischio per i dipendenti di subire infortuni o contrarre malattie professionali. Al fine di tutelare i lavoratori in caso di tali eventi, garantendo loro prestazioni economiche e sanitarie, l’azienda è obbligata ad iscriversi all’INAIL, assicurando così i dipendenti subordinati e altri soggetti impiegati nell’attività lavorativa.
Le prestazioni fornite dall’INAIL, simili a quelle di altre compagnie assicurative, sono finanziate tramite il pagamento di un premio assicurativo. L’azienda ha l’obbligo di calcolare e versare tale premio utilizzando il modello F24, attraverso un processo chiamato “autoliquidazione“.
Nel contesto delle relazioni tra l’azienda e l’INAIL, si fa spesso riferimento alla “Posizione assicurativa territoriale” (PAT). La PAT è un codice numerico assegnato dalla sede territoriale dell’INAIL quando il datore di lavoro segnala una nuova attività o unità produttiva.
Esaminiamo nel dettaglio quando e come è necessario aprire una PAT.
La Posizione Assicurativa Territoriale (PAT) dell’INAIL rappresenta il numero del contratto stipulato tra l’INAIL e le aziende. Essenzialmente, essa costituisce la polizza assicurativa contro gli infortuni sul lavoro che i datori di lavoro sono obbligati per legge a stipulare a vantaggio di tutti i dipendenti e lavoratori parasubordinati impiegati in attività considerate ad alto rischio secondo la legge.
Il codice PAT è composto da 11 caratteri ed è utilizzato per compilare il quadro “Redditi da lavoro dipendente e assimilati” nel modello 770. Le aziende possono trovare il proprio numero PAT nel modulo per le comunicazioni sui premi annuali dell’INAIL.
È importante notare che la PAT dell’INAIL non corrisponde al numero di unità locali poiché, attualmente, possono sussistere situazioni in cui la stessa unità locale presenta diverse PAT, che corrispondono a diversi rischi assicurati.
In base all’articolo 1 del Decreto del Presidente della Repubblica del 30 giugno 1965, numero 1124, sono soggette all’assicurazione INAIL le attività:
L’obbligo assicurativo si applica anche a:
L’articolo 4 del D.P.R. numero 1124 stabilisce che i lavoratori assicurati presso l’INAIL sono coloro che, in modo permanente o occasionale, svolgono lavori manuali alle dipendenze e sotto la direzione di altri e, in determinati casi, anche lavori intellettuali, retribuiti con qualsiasi forma di compensazione.
L’assicurazione si estende anche ad altri soggetti, tra cui:
Il datore di lavoro che impiega anche solo una persona soggetta alla tutela obbligatoria, nell’esercizio delle attività coperte dall’INAIL, è tenuto a iscriversi all’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
Per fare ciò, è necessario presentare una specifica denuncia di attività presso l’Istituto per ogni singola sede di lavoro.
Di conseguenza:
Il datore di lavoro è obbligato a denunciare all’INAIL i lavori che intende svolgere contestualmente all’inizio dell’attività. Nel caso in cui non sia possibile effettuare la denuncia contestuale a causa della natura dei lavori o delle esigenze legate all’avvio dell’attività, il termine slitta ai cinque giorni successivi.
L’obbligo di denuncia può essere adempiuto:
Nella denuncia di iscrizione o di attività, è necessario indicare per ogni sede di lavoro l’attività esercitata, le lavorazioni svolte e il presunto ammontare annuo delle retribuzioni dei lavoratori in relazione alle lavorazioni stesse.
Entro 30 giorni dalla denuncia, l’INAIL rilascia un certificato di assicurazione e conteggio del premio che contiene:
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