Pagamento reddito di cittadinanza maggio 2023, quando verrà erogato dall'INPS
Dal 15 maggio 2023 è iniziato il processo di erogazione del Reddito di Cittadinanza mensile per i nuovi beneficiari, ovvero coloro che lo ricevono per la prima volta. Al contrario, coloro che hanno già beneficiato del reddito o hanno richiesto il rinnovo dovranno attendere fino al 27 maggio 2023.
Anche nel corso del mese di maggio, l’importo di base del Reddito di Cittadinanza sarà di 780 euro, che verranno moltiplicati per la scala di equivalenza prevista e ridotti in base al reddito familiare. Tuttavia, è importante sottolineare che mancano solo pochi mesi prima che questa misura subisca una radicale riforma. Il recente decreto Lavoro, approvato nel Consiglio dei Ministri il primo maggio scorso, fornisce un quadro delle prossime modifiche. Il Reddito di Cittadinanza, come stabilito, sarà suddiviso in due parti: l’Assegno per l’inclusione destinato a coloro che non possono lavorare e il Supporto alla formazione e all’occupazione rivolto a coloro che sono “occupabili”.
Esaminiamo ora le differenze nei livelli di importo e nei requisiti previsti.
Poste Italiane ha tempo fino al 31 maggio per effettuare i pagamenti del Reddito di cittadinanza a tutti i beneficiari. Coloro che ancora non hanno ricevuto il pagamento devono aspettare qualche giorno in più. Tuttavia, alcuni destinatari del Reddito di cittadinanza non vedranno l’importo dovuto sulla Carta Rdc perché non hanno diritto al sussidio a maggio 2023. Ad esempio, i nuclei familiari che hanno un mese di sospensione a maggio prima di rinnovare il sussidio a giugno non riceveranno il contributo per famiglie. Allo stesso modo, chi ha presentato la domanda per la prima volta il mese scorso o ha avuto il mese di sospensione ad aprile per rinnovare il Rdc a maggio non riceverà il Reddito di cittadinanza.
Il calendario dei pagamenti del Reddito di Cittadinanza nel mese di maggio 2023 prevede una divisione in due date:
Inoltre, non hanno diritto al sussidio coloro che hanno subito una sospensione da parte dell’INPS, ad esempio per mancato aggiornamento dell’ISEE. Per ripristinare i pagamenti, inclusi quelli arretrati, è sufficiente aggiornare i documenti. Infine, il Reddito di cittadinanza viene revocato a chi:
Il Reddito di Cittadinanza viene erogato mensilmente tramite una carta dedicata fornita da Poste Italiane. Poste Italiane si impegna a effettuare i pagamenti entro la fine del mese per tutti i beneficiari del sussidio familiare. Di conseguenza, i pagamenti dovrebbero essere completati entro il prossimo mercoledì 31 maggio 2023. È possibile verificare il saldo disponibile in diversi modi:
Nel caso in cui non si riceva la ricarica, è consigliabile recarsi di persona presso un’agenzia territoriale dell’INPS per ottenere assistenza e informazioni specifiche sulla situazione.
Per alcuni mesi ancora, gli importi del Reddito di Cittadinanza rimarranno stabili. Questi sono composti da due componenti:
Anche le famiglie che sono proprietarie della loro abitazione e hanno un mutuo beneficeranno di un’ulteriore integrazione, che corrisponde al massimo alla rata del mutuo, senza superare comunque i 1.800 euro all’anno.
L’importo totale, dato dalla somma delle due componenti, non può superare i 9.360 euro all’anno (780 euro al mese). Questo importo viene poi moltiplicato per la scala di equivalenza e ridotto in base al reddito familiare.
Secondo quanto riportato sul sito del governo dedicato al Reddito di Cittadinanza, “la scala di equivalenza corrisponde a 1 per il primo membro del nucleo familiare e aumenta di 0,4 per ogni membro maggiorenne aggiuntivo e di 0,2 per ogni membro minorenne aggiuntivo, fino a un massimo di 2,1, che diventa 2,2 nel caso di membri con grave disabilità o non autosufficienza”. Inoltre, “la percezione di altre prestazioni assistenziali o redditi dichiarati nell’Isee comporta una riduzione dell’importo”.
Il governo Meloni sta attualmente elaborando le modifiche che saranno apportate al Reddito di Cittadinanza nei prossimi mesi. La misura sarà suddivisa in due parti in termini di importi e requisiti:
L’Assegno di Inclusione entrerà in vigore il 1° gennaio 2024 e avrà una durata di 18 mesi, con possibilità di rinnovo per altri 12 mesi. La soglia massima dell’Isee familiare per poter richiedere l’assegno dovrebbe essere di 7.200 euro, mentre l’importo base sarà di 500 euro al mese, da moltiplicare in base alla scala di equivalenza dei membri del nucleo familiare. Sarà mantenuto anche un contributo per l’affitto, che potrà arrivare fino a 280 euro al mese.
Il Supporto per la formazione e il lavoro sarà attivo a partire dal 1° settembre 2023 e prevederà un importo mensile di 350 euro per un massimo di 12 mesi, ma solo per coloro che partecipano a programmi di formazione e progetti di utilità pubblica. Questa misura potrà essere percepita da più individui della stessa famiglia, a condizione che l’Isee familiare in corso di validità non superi i 6.000 euro all’anno. Inoltre, all’interno dello stesso nucleo familiare, uno dei membri, che non viene incluso nel calcolo della scala di equivalenza, potrà anche ricevere l’assegno di inclusione.
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