Dal 2024 al 2027, il nuovo contratto di Poste Italiane prevede significativi aumenti salariali per i suoi 120mila dipendenti. Gli stipendi aumenteranno di 230 euro al mese, con 192 euro destinati agli incrementi dei minimi tabellari. Inoltre, ulteriori 38 euro mensili saranno suddivisi in 30 euro per i buoni pasto, 5 euro per l’incremento del fondo sanitario a partire dal 2025, e 4,50 euro per il fondo previdenziale dal 2026. Matteo Del Fante, amministratore delegato di Poste Italiane, ha commentato positivamente l’accordo, sottolineando il suo contributo alla crescita dell’azienda e al miglioramento del potere d’acquisto dei dipendenti.
Oltre agli aumenti salariali, i lavoratori riceveranno un bonus una tantum di 1.000 euro. Questo bonus compensa il ritardo nel rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro. Il valore di questo accordo va oltre le previsioni dell’Indice dei Prezzi al Consumo Armonizzato (Ipca), che richiedeva solo un aumento di 140 euro mensili per mantenere il potere d’acquisto. Questo dimostra l’impegno dell’azienda nel fornire un supporto finanziario adeguato ai propri dipendenti.
Una delle novità più rilevanti del nuovo contratto è l’introduzione della settimana corta. I dipendenti potranno scegliere di lavorare nove ore al giorno per quattro giorni a settimana, mantenendo lo stesso stipendio. Questo modello organizzativo mira a migliorare l’equilibrio tra vita lavorativa e personale. L’adozione di questa flessibilità oraria non esclude altre formule di riduzione dell’orario di lavoro senza impatti sugli stipendi.
Il contratto introduce anche importanti novità riguardanti i diritti dei lavoratori. Viene rafforzata la partecipazione e l’informazione sui temi lavorativi, con un’attenzione particolare alla parità di genere e alla tutela della genitorialità. Vengono aggiornate le normative sul tempo parziale, l’orario di lavoro, il diritto alla formazione e allo studio, e le condizioni relative alle trasferte, al comporto e alla malattia. Queste misure mirano a creare un ambiente di lavoro più inclusivo e sostenibile.
Il leader della Cisl, Luigi Sbarra, ha accolto con favore l’accordo, definendolo una grande conquista per i lavoratori di Poste Italiane. Ha lodato l’impegno della Slp Cisl nel raggiungere un’intesa moderna e innovativa, che non solo prevede aumenti salariali significativi, ma garantisce anche il recupero dell’inflazione. Inoltre, ha evidenziato l’importanza del rafforzamento della partecipazione, informazione e formazione dei lavoratori, nonché l’estensione di nuovi diritti e tutele.
Il rinnovo del contratto di Poste Italiane si inserisce in un contesto più ampio di rinnovamento dei contratti collettivi nazionali (CCNL) in diversi settori. Recentemente, sono stati rinnovati i contratti per i dipendenti pubblici, i dirigenti locali e i professionisti del settore sanitario, con aumenti salariali medi di 271 euro mensili e bonus una tantum fino a 15.000 euro. Anche i settori privati, come quello dei panificatori e dei dipendenti del calzaturiero, hanno visto incrementi retributivi significativi.
Il nuovo contratto di Poste Italiane rappresenta un passo importante verso la modernizzazione delle condizioni lavorative e il miglioramento delle retribuzioni, contribuendo a consolidare la leadership dell’azienda nel panorama italiano.
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