Nuovo Codice della Strada, abolita l’inversione di marcia: 8000€ di multa, revoca patente e fermo amministrativo del veicolo | Non fanno passare nessuno

Inversione di marcia, scatta il divieto - circuitolavoro.it
Il Codice della Strada punisce severamente l’inversione di marcia: in alcuni casi la sanzione può raggiungere 8.000€.
L’inversione di marcia è quella manovra che, nella vita come sulla strada, si fa quando ci si accorge di essere andati troppo oltre. Serve a cambiare direzione, a tornare indietro, o semplicemente a rimettere le cose nel verso giusto. Ma non è sempre possibile, né sempre sicura.
E proprio come nel traffico, anche nella burocrazia italiana fare inversione può costare caro, specialmente se la segnaletica non aiuta – soprattutto nel 2025. Ma questa manovra tutti, almeno una volta, l’abbiamo fatta, o pensato di farla. Una semplice svolta, un’inversione di rotta per tornare indietro. Un gesto all’apparenza innocuo, eppure oggi al centro di una delle sanzioni più pesanti previste dal nuovo Codice della Strada.
Stiamo parlando dell’inversione di marcia, che secondo molti – dopo le ultime modifiche – sarebbe stata di fatto abolita. Le regole, infatti, sono diventate durissime. E chi sbaglia anche solo di poco rischia grosso: multe fino a 8.186€, revoca immediata della patente e perfino il fermo del veicolo.
Inversione di marcia: cosa dice davvero il Codice della Strada?
In effetti, l’inversione di marcia può costare carissimo. Non sempre, però. Il problema nasce quando viene eseguita nel posto sbagliato: una manovra vietata, in un luogo vietato, con conseguenze che possono essere pesantissime – non solo sul portafogli.
Il tutto senza margine di appello, soprattutto se la manovra ha messo a rischio altri veicoli. È questo il senso dell’‘abolizione’: non è una norma nuova, ma una stretta decisa, che riduce a zero ogni tolleranza. Dove prima si chiudeva un occhio, ora si passa direttamente alla sanzione. Ma in quali casistiche?

L’inversione di marcia può costare caro, ecco quanto – e quando
La stretta più severa riguarda l’inversione di marcia in autostrada, una pratica folle ma non così rara, purtroppo. Ci sono automobilisti che sbagliano l’ingresso e, invece di proseguire fino allo svincolo successivo, provano a tornare indietro nella corsia di emergenza, mettendo a rischio sé stessi e chi arriva a 130 km/h. Ecco, in questi casi non c’è perdono: il Codice parla chiaro. Chi viene sorpreso a compiere l’inversione in autostrada – o su strade a carreggiate separate – rischia:
- una multa che parte da 2.046€ e può superare gli 8.000€;
- la revoca immediata della patente;
- il fermo amministrativo del veicolo fino a 3 mesi.
Ma non è solo l’autostrada a far tremare. Anche in città, l’inversione di marcia è vietata in prossimità di curve, dossi, incroci o dovunque la visibilità sia compromessa. In questi casi le sanzioni non raggiungono le cifre record dell’autostrada, ma restano comunque salate – e possono arrivare a compromettere la validità della patente.