Nuovo CCNL ristorazione: aumenti di 200 euro e nuove tutele per i lavoratori

Nuovo CCNL ristorazione: aumenti di 200 euro e nuove tutele per i lavoratori

Il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL), recentemente siglato dalla Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe-Commercio) insieme ai sindacati di categoria, segna un importante passo avanti per oltre un milione di dipendenti dei settori dei pubblici esercizi e della ristorazione. Tra le principali novità, spicca un aumento salariale di 200 euro per i lavoratori.

Accordo storico dopo lunghe trattative

Il nuovo accordo, firmato da Fipe-Commercio, Filmcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, oltre che da Legacoop Produzioni e Servizi, Confcooperazione Lavoro e Servizi e Agci-Servizi, è il frutto di lunghe e complesse negoziazioni. Questa revisione del CCNL arriva dopo due anni e mezzo dalla scadenza del precedente contratto, datato dicembre 2021.

Revisione della classificazione e dell’inquadramento

Un aspetto cruciale del nuovo contratto riguarda la revisione della classificazione e dell’inquadramento dei lavoratori, fermi dagli anni Novanta. Le nuove disposizioni tengono conto delle attuali esigenze del mercato e delle nuove tipologie di offerta, garantendo una maggiore aderenza alle realtà operative odierne.

Aumenti salariali e nuove tutele

Il nuovo CCNL prevede un significativo aumento salariale, con 200 euro in più in busta paga a regime. Ma non solo: tra le novità figurano anche il rafforzamento dell’assistenza sanitaria integrativa e una durata contrattuale di tre anni e mezzo, con scadenza fissata al 31 dicembre 2027.

Miglioramento dei diritti dei lavoratori

Il nuovo contratto introduce importanti modifiche normative volte a tutelare i diritti individuali dei lavoratori. Tra queste, misure specifiche contro le violenze e le molestie sul posto di lavoro e nuovi congedi per le donne vittime di violenza, rappresentano un avanzamento significativo per la protezione dei lavoratori.

Implicazioni per il settore terziario

Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, questo accordo potrebbe fare da apripista per il rinnovo di tutti i contratti del settore terziario dei servizi, come il turismo, anch’essi scaduti da anni, portando benefici più ampi all’intero comparto.

Le dichiarazioni del Presidente di Fipe-Confcommercio

Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe-Confcommercio, ha sottolineato l’importanza del rinnovo del CCNL, definendolo un risultato fondamentale in vista dell’inizio della stagione estiva. “Il rinnovo di questo CCNL, che rappresenta il terzo contratto di lavoro più applicato nel nostro Paese, è un segnale positivo per il settore.”

Una dimostrazione di responsabilità sociale

Stoppani ha poi evidenziato la responsabilità sociale dimostrata da tutte le parti coinvolte nel negoziato, sottolineando la capacità di visione, la competenza tecnica e il coraggio necessari per raggiungere questo accordo, soprattutto alla luce delle recenti emergenze che hanno colpito il settore.

Verso un mercato con regole chiare

Infine, il presidente di Fipe-Confcommercio ha descritto il nuovo accordo come “un presidio di legalità“, destinato a migliorare la qualità dei servizi offerti alla collettività e a garantire maggiori tutele ai lavoratori, stabilendo regole chiare e precise per il mercato della ristorazione.

In conclusione, il nuovo CCNL rappresenta una svolta significativa per il settore della ristorazione in Italia, apportando aumenti salariali, miglioramenti delle condizioni lavorative e tutele più forti per i lavoratori, aprendo la strada a un futuro più equo e sostenibile. Per saperne di più, visita la nostra pagina dedicata alle news.