NUOVI AUTOVELOX, non puoi vederli, non sono segnalati e multano tutti: se superi di 2km/h ti arriva la sanzione a casa

Disperazione- Foto di Photo By Kaboompics da Pexels-CircuitoLavoro.it
Una nuova minaccia per gli automobilisti: ecco gli autovelox che agiscono come radar invisibili e sono capaci di registrare la velocità e altre numerose infrazioni.
Si inaspriscono i controlli della velocità sulle strade con l’obiettivo di garantire la giusta sicurezza per tutti gli utenti della strada, a partire dai conducenti.
Dalla Francia è in arrivo una nuova generazione di autovelox intelligenti che mira a riscrivere le regole del monitoraggio quotidiano del traffico.
Si tratta degli Équipement de Terrain Urbain, conosciuti con l’acronimo ETU: dispositivi di ultima generazione, invisibili, non segnalati e impossibili da individuare.
Questo metodo di controllo, silenzioso e discreto, è già attivo dal 2024 in oltre 200 città francesi e chissà che non potrebbe arrivare presto in Italia.
Nuovi autovelox francesi invisibili: quali infrazioni sono in grado di rilevare
I nuovi autovelox non riescono ad essere segnalati neanche dai più aggiornati sistemi di navigazione perché non sono installati a bordo strada come i radar tradizionali, ma integrati perfettamente nell’arredo urbano. Sono sistemati, infatti, su semafori, pali della luce o segnali stradali. In questo modo si vogliono ridurre drasticamente le infrazioni e aumentare la sicurezza di pedoni e ciclisti.
A differenza dei classici autovelox, gli ETU non rilevano solo il superamento dei limiti di velocità. Sono dotati di sistemi di intelligenza artificiale in grado di analizzare, in tempo reale, diversi comportamenti scorretti degli automobilisti. Tra le infrazioni che possono segnalare ci sono anche ci sono il passaggio con il semaforo rosso, l’uso del telefono cellulare alla guida e la mancata cintura di sicurezza. Basta poco per essere fotografati e ricevere una sanzione direttamente a casa, senza alcun preavviso e senza cartelli che avvisino del controllo.
ETU in Italia: dove potrebbero essere installati gli autovelox nascosti
L’introduzione degli ETU in Francia ha suscitato un dibattito acceso. Da un lato, le autorità hanno ritenuto questa decisione necessaria per ridurre gli incidenti, mentre dall’altra è esploso il dissenso dei cittadini che li vedono come uno strumento in grado unicamente di aumentare le entrate provenienti dalle multe. Ci si chiede, a questo punto, se questi dispositivi verranno adottati in futuro anche in Italia, dove al momento non sono operativi.
Le normative italiane non prevedono, infatti, radar invisibili e non segnalati ma le istituzioni hanno manifestato interesse per l’efficacia degli ETU. Si potrebbe pensare alla loro introduzione soprattutto nelle grandi città dove il rispetto dei limiti di velocità e delle regole di circolazione è spesso messo a dura prova. L’eventuale arrivo di questi nuovi autovelox porterebbe a un cambiamento radicale nelle abitudini di guida, con controlli continui e sempre meno visibili.