Il panorama delle imposte di registro, di successione e di bollo in Italia è destinato a subire importanti cambiamenti. Un decreto legislativo, in linea con le disposizioni della delega fiscale, è pronto ad essere discusso, in vista del Consiglio dei ministri fissato per martedì 9 aprile.
Oltre alle questioni fiscali, il Consiglio dei ministri affronterà anche altri temi di rilevanza. Tra questi, spicca l’esame di un disegno di legge riguardante l’Accordo tra Italia e Albania sulla sicurezza sociale. Inoltre, saranno discussi la riorganizzazione degli uffici di diretta collaborazione del ministero dell’Agricoltura e un decreto del presidente della Repubblica sul Codice della navigazione.
La bozza del decreto concernente le successioni delinea con chiarezza le regole di territorialità per i trasferimenti derivanti da trust e altri vincoli di destinazione. Nel caso in cui il promotore del trust sia residente in Italia al momento della separazione patrimoniale, l’imposta sarà applicata su tutti i beni e diritti trasferiti ai beneficiari.
Al contrario, nel caso in cui il promotore non abbia residenza in Italia al momento della separazione patrimoniale, l’imposta sarà dovuta solo sui beni e diritti trasferiti al beneficiario presenti sul territorio italiano. Inoltre, la bozza prevede la possibilità di presentare la dichiarazione della successione in via telematica, semplificando così le procedure burocratiche.
Per quanto riguarda i trust testamentari, è previsto che il promotore possa versare in modo volontario e anticipato il tributo al momento del trasferimento dei beni o dell’apertura della successione. Questo permetterà al contribuente di liquidare e pagare direttamente l’imposta senza dover attendere l’invio di un avviso dall’Agenzia delle Entrate.
Le modifiche riguardanti le donazioni mirano principalmente a uniformare la normativa in materia. In particolare, è prevista l’introduzione di una disposizione per la detrazione delle imposte pagate all’estero in relazione alla stessa donazione e ai beni già esistenti.
La disciplina delle liberalità rimane sostanzialmente invariata, con l’accertamento delle indirette limitato alle dichiarazioni dell’interessato nell’ambito di procedure dirette all’accertamento di tributi. È stata inoltre introdotta un’esclusione dalla tassazione per le liberalità d’uso, ampliando così le categorie esenti da imposizione fiscale.
In sintesi, le nuove regole in materia di imposta di successione e donazioni mirano a semplificare le procedure e ad aggiornare la normativa alle esigenze attuali, promuovendo una maggiore trasparenza e equità nel sistema fiscale italiano. Per rimanere aggiornato visita la nostra sezione dedicata alle news.
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