Con l’introduzione della Legge 7 dicembre 2023, numero 193, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 18 dicembre scorso e in vigore dal 2 gennaio 2024, l’Italia fa un passo significativo verso la tutela dei diritti delle persone guarite da malattie oncologiche. Questa normativa radicale introduce il concetto di oblio oncologico, essenziale per prevenire discriminazioni e tutelare la dignità dei sopravvissuti al cancro. Di seguito, esploriamo i principali ambiti applicativi di questa legge, rivoluzionaria non solo in termini di protezione dei dati personali ma anche per le sue implicazioni nel mondo del lavoro, dei mutui e dei concorsi.
In particolare, l’articolo 2 della Legge numero 193/2023 tutela le persone guarite da cancro nei confronti delle istituzioni finanziarie e assicurative. Il periodo dopo il quale non è più necessario divulgare la propria pregressa condizione patologica ai fini della stipulazione o rinnovo di contratti bancari, finanziari, di investimento e assicurativi è fissato a dieci anni dal termine del trattamento attivo, riducibili a cinque se la patologia è insorta prima dei venti anni di età. È importante sottolineare che è proibito per le banche e le assicurazioni richiedere visite mediche o indagini sanitarie come condizione per offrire i loro servizi.
La legge estende le sue protezioni anche allo sfondo lavorativo e ai concorsi. Per quanto riguarda l’ambito del lavoro, si attende un decreto apposito per definire politiche attive che garantiscano pari opportunità a chi è stato colpito da cancro, sia nell’inserimento che nella permanenza nel lavoro. Inoltre, nei concorsi pubblici e nelle selezioni, sia pubbliche che private, non è più consentito raccogliere informazioni sullo stato di salute relativo a patologie oncologiche pregresse dei candidati se il trattamento attivo è concluito da oltre dieci anni (o cinque, per chi era minorenne all’insorgenza della malattia).
Un altro settore significativamente interessato da questa legge riguarda le procedure di adozione: è vietato includere nei processi di valutazione informazioni relative a pregresse patologie oncologiche dei richiedenti, seguendo le stesse tempistiche previste per gli ambiti finanziario e lavorativo.
La legge prevede delle deroghe per talune patologie oncologiche, per cui i termini dopo i quali scatta l’oblio vengono ridotti. Queste eccezioni sono elencate nell’Allegato I al Decreto del Ministro della salute del 22 marzo 2024, evidenziando la volontà di adattare la normativa ai vari quadri clinici in modo preciso e differenziato.
Il contesto normativo italiano si arricchisce, quindi, di una legge fondamentale per la dignità e la protezione delle persone guarite da cancro, riconoscendo ufficialmente e ampliando il diritto all’oblio oncologico. Questa legge rappresenta un importante passo in avanti nell’assicurare che la lotta e la vittoria contro il cancro non comportino penalizzazioni o limitazioni nella vita quotidiana delle persone.
Per conoscere più in dettaglio la legge e le sue applicazioni specifiche, è possibile consultare il testo ufficiale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. È inoltre consigliato aggiornarsi regolarmente attraverso fonti qualificate e iscriversi a newsletter specializzate in materia legale e di diritti civili.
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