Non installare mai quest’app sul tuo telefono: vengono a prenderti a casa e ti ammanettano | Equiparati ai peggiori criminali

Non installare mai quest’app sul tuo telefono: vengono a prenderti a casa e ti ammanettano | Equiparati ai peggiori criminali

App illegali - circuitolavoro.it

Si trova online, si può scaricare, ma utilizzarla può portare a una denuncia: sono in molti a farlo ma non sanno ciò che rischiano.

Nell’era digitale, c’è un’app per tutto. Si possono contare i passi, monitorare il sonno, ascoltare musica, vedere film e chi più ne ha più ne metta. Finché ci saranno utenti con delle esigenze, ci saranno programmatori e ideatori pronti a fornire un servizio, anche d’intrattenimento. Eppure, quel servizio, non sempre è legale.

Sono app, queste, che promettono privacy estrema o funzioni invisibili. Molti utenti vogliono aggirare limiti, controlli o semplicemente restare anonimi. Gli sviluppatori lo sanno e ci lucrano sopra: mettono online app che promettono l’anonimato totale, ma in realtà spesso raccolgono più dati di quelle ufficiali.

Quali sono le app illegali

Sulle piattaforme ufficiali come Google Play e App Store è difficile (ma non impossibile) che un’app del genere venga approvata. Per questo, la maggior parte viene distribuita su canali alternativi: siti web, forum, gruppi Telegram o marketplace. Eppure, come racconta l’ultimo caso, non solo sono illecite per chi le produce, ma soprattutto per le persone che le utilizzano. Spesso ignare di tutto ciò.

Chi scarica queste app non sempre capisce che sono rischiose: pensano di tutelarsi, ma finiscono per installare strumenti che mettono ancora più a rischio i propri dati. Alcune app, ad esempio, promettono di proteggere i messaggi o criptare le conversazioni, ma in realtà li inviano a server sconosciuti.

Lo sanno bene due dottori siciliani che, con lo scopo di spiare mogli e nuora, sono stati condannati.

Uomo che utilizza lo smartphone al buio: simbolo attività digitale illecita
App spia, cosa si rischia nel 2025 – circuitolavoro.it

Cosa si rischia scaricando le app spia (e come se ne accorgono)

Non basta trovarla online e cliccare su ‘installa’ per sentirsi al sicuro. Quelle app che promettono di spiare il partner, leggere messaggi, ascoltare conversazioni o vedere dove si trova una persona in tempo reale non sono semplici strumenti tecnologici: sono una trappola legale, nonché eticamente scorretti.

La legge è chiarissima: se manca il consenso dell’interessato, si parla di reato. L’unico caso in cui un’app di questo tipo è legale è quando la persona da controllare dà l’ok esplicito e consapevole. Tradotto: se si usa per controllare i figli minorenni o in ambito lavorativo con autorizzazione scritta, può andare. Ma se viene installata di nascosto sul telefono del partner, del collega o della ex, si rischiano conseguenze pesanti.

Sbirciare il telefono di qualcuno non è un reato, ma prenderlo, installarci un’app spia e tracciarne gli spostamenti lo è eccome. Parliamo di accesso abusivo a sistema informatico, interferenze nella vita privata e violazione di corrispondenza. Le pene? Anche fino a 4 anni di carcere.

E chi pensa di farla franca dovrebbe sapere che queste app lasciano tracce: consumo anomalo di batteria, dati che volano via senza motivo, rallentamenti improvvisi. Basta poco per farsi scoprire – e molto per finire nei guai.