Non è il frigorifero ne la stufa elettrica: ecco l’elettrodomestico che consuma come 100 computer accesi | Se non stacchi la spina continua a toglierti soldi

Consumo bollette- Foto di cottonbro studio da Pexels-CircuitoLavoro.it
Ci sono abitudini che diamo per scontate e che pesano enormemente sulla bolletta: ecco quale elettrodomestico andrebbe utilizzato meglio.
I consumi domestici incidono enormemente sul bilancio delle famiglie italiane e diventa indispensabile trovare dei modi per risparmiare.
Tra gli elettrodomestici tradizionalmente considerati energivori a pesare maggiormente sulle bollette pare essere il condizionatore.
Durante l’estate, ad esempio, un climatizzatore acceso per diverse ore al giorno può arrivare a consumare tra 1.000 e 2.000 kWh in soli tre mesi.
La potenza assorbita da un condizionatore equivale a quella di cento computer in funzione, un dato che sorprende chi sottovaluta l’impatto di questo apparecchio.
Quanto consuma davvero un condizionatore
Ogni condizionatore riporta nel manuale la potenza massima assorbita, ma i valori indicati si riferiscono a condizioni ideali di laboratorio. Per ottenere un dato di consumo più preciso, è consigliabile utilizzare un wattometro, dispositivo che misura l’energia effettivamente consumata durante l’uso quotidiano. Collegando l’apparecchio alla presa, si possono rilevare i kWh utilizzati e calcolare il costo in base alla tariffa applicata dal fornitore di energia.
Il consumo effettivo del condizionatore dipende anche dalle dimensioni della stanza e dalla differenza tra temperatura interna ed esterna. Più elevato è questo scarto, maggiore sarà l’impegno richiesto al compressore. È importante scegliere un condizionatore adeguato agli spazi da raffreddare, calcolando correttamente i BTU necessari. Una macchina sovradimensionata o sottodimensionata porta a sprechi o inefficienze, aumentando inutilmente i consumi.
Quali sono le buone abitudini da seguire per ridurre i consumi del condizionatore
Per abbattere i consumi di questo elettrodomestico indispensabile nei mesi più caldi c’è bisogno di implementare nella quotidianità alcune buone abitudini che permettono di abbassare sensibilmente la spesa energetica. Evitare di impostare temperature estreme è il primo passo: la differenza ideale con l’esterno non dovrebbe superare i 6-8 gradi. La modalità “Sleep” ottimizza l’efficienza nelle ore notturne, mentre l’utilizzo di app di gestione da remoto consente di accendere l’impianto solo quando necessario, come poco prima di rientrare nel caso si stia tutto il giorno fuori per lavoro.
Ad abbassare i consumi dell’aria condizionata ci pensano anche tanti piccoli gesti a cui pensare regolarmente. La manutenzione regolare, come la pulizia dei filtri, migliora le prestazioni e riduce l’assorbimento di energia. Anche l’abbinamento con ventilatori da soffitto aiuta a distribuire meglio l’aria fresca, permettendo di alzare leggermente la temperatura impostata. Infine, proteggere l’unità esterna dal sole e migliorare l’isolamento termico della casa sono interventi semplici ma efficaci, capaci di garantire un risparmio fino al 10% sui consumi complessivi.