“Non ci saranno più buche per strada: quest’asfalto si ripara da solo continuamente | La scoperta epocale

Buche nell'asfalto- Foto di Max Andrey da Pexels -CircuitoLavoro.it
La sostenibilità passa anche attraverso la scelta dei materiali con cui costruire le strade: ecco l’asfalto che rivoluziona il settore delle infrastrutture.
Le buche nell’asfalto sono un problema davvero fastidioso: minacciano la sicurezza stradale e rappresentano anche un onere economico per le amministrazioni pubbliche.
L’Italia è uno dei Paesi Europei in cui c’è il maggior numero di strade dissestate. Secondo i dati raccolti ogni anno circa sei cittadini su dieci rischiano di essere coinvolti in incidenti legati a cedimenti o crepe del manto stradale.
Le conseguenze sono numerose e comprendono sia auto danneggiate che persone ferite. Per queste situazioni si spendono milioni di euro in rimborsi e risarcimenti.
L’asfalto si deteriora a causa di diversi fattori: pioggia, sbalzi termici e traffico pesante, che nel tempo ne compromettono la struttura.
Dal Regno Unito arriva l’asfalto che si rigenera da solo grazie all’intelligenza artificiale
Una recente innovazione sviluppata nel Regno Unito promette di rivoluzionare radicalmente le strade di tutto il mondo, grazie a una nuova tecnologia capace di rendere l’asfalto intelligente e rigenerante. Un team di ricercatori dell’Università di Swansea, in collaborazione con il King’s College di Londra, ha progettato un materiale stradale in grado di autoripararsi. Viene così eliminata la necessità di interventi manuali.
Il progetto non è ancora terminato e si trova in fase di test avanzati. Si basa su un sistema che integra intelligenza artificiale e microscopiche particelle a base di biomasse. Il software AI simula il comportamento del bitume nel tempo, permettendo di individuare i momenti critici in cui avvengono le microfratture. Questo originale composto reagisce ai segnali in modo dinamico ed è in grado di richiudere autonomamente le crepe in meno di un’ora.
Asfalto sostenibile: un materiale che permette di risparmiare milioni di euro ogni anno
Oltre alla straordinaria capacità di rigenerarsi autonomamente, il nuovo asfalto rappresenta un esempio virtuoso di economia circolare. Il materiale è infatti realizzato utilizzando scarti organici, come oli riciclati e biomasse. L’asfalto che conosciamo oggi, invece, nasce dalla lavorazione del petrolio.
Quest’importante innovazione contribuisce a ridurre l’impronta di carbonio delle infrastrutture stradali. Notoriamente questo settore è noto per essere tra i maggiori responsabili delle emissioni inquinanti a livello globale. La nuova tipologia di asfalto può rappresentare una vera e propria rivoluzione sia nei contesti urbani ad alta densità di traffico, sia nelle aree rurali dove le operazioni di riparazione sono più rare e complesse. I vantaggi possono essere molteplici anche per i Paesi in via di sviluppo, poiché questo garantirebbe infrastrutture più durevoli, sicure e sostenibili.