L’INPS ha annunciato un aumento significativo dell’importo massimo dell’indennità di disoccupazione, noto come NASpI, per il 2024.
Questa decisione, comunicata attraverso la Circolare n. 25 del 29 gennaio 2024, implica una revisione dell’importo massimo mensile, che ora non potrà superare gli 1.550,42 euro. Tale incremento comporta anche una variazione nel valore del Ticket NASpI, con un contributo massimo per l’anno 2024 fissato a 1.907,01 euro per rapporti di lavoro di durata pari o superiore a 36 mesi.
Questo aggiornamento è cruciale per assicurare che l’indennità di disoccupazione rimanga adeguata alle condizioni economiche attuali, garantendo ai beneficiari un supporto finanziario proporzionato alle fluttuazioni dei prezzi e dei costi della vita.Inizio modulo
Per ulteriori aggiornamenti, consulta la guida completa alla NASpi 2024.
Con la pubblicazione della Circolare n. 25 del 29 gennaio 2024, l’INPS ha comunicato l’importo massimo dell’indennità di disoccupazione, nota come NASpI, che sarà in vigore a partire dal 1° gennaio 2024.
Per quanto riguarda la NASpI, l’INPS ha ufficialmente annunciato un aumento dell’importo massimo mensile rispetto agli anni precedenti, stabilendo che per il 2024 tale importo non potrà superare gli 1.550,42 euro.
In conseguenza di ciò, si registra anche un incremento del valore del Ticket NASpI per l’anno 2024. Il contributo per i licenziamenti individuali, pari al 41% di 1.550,42 euro, ossia 635,67 euro per ogni anno di lavoro effettuato, fino ad un massimo di 3 anni.
Di conseguenza, l’importo massimo del contributo per l’anno 2024 sarà di 1.907,01 euro per rapporti di lavoro di durata pari o superiore a 36 mesi.
Ai sensi dell’articolo 4, comma 2, del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22, la retribuzione da prendere come riferimento per il calcolo delle indennità di disoccupazione NASpI, secondo i criteri già indicati nella circolare n. 94 del 12 maggio 2015, sarà di 1.425,21 euro per il 2024.
L’importo mensile massimo della NASpI 2024 non potrà superare i 1.550,42 euro, pertanto non verrà applicata la riduzione prevista dall’articolo 26 della Legge 28 febbraio 1986, n. 41.
Analizziamo le variazioni degli importi relativi all’importo mensile massimo e alla retribuzione di riferimento per gli anni 2024, 2023 e 2022:
Anno | Importo mensile massimo | Retribuzione di riferimento |
NASpI 2024 | 1.550,42 euro | 1.425,21 euro |
NASpI 2023 | 1.470,99 euro | 1.352,19 euro |
NASpI 2022 | 1.360,77 euro | 1.250,87 euro |
La Circolare numero 14 del 3 febbraio 2023 aveva stabilito che la retribuzione di riferimento per il calcolo delle indennità di disoccupazione NASpI fosse di 1.352,19 euro per il 2023, come previsto dall’articolo 4, comma 2, del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22. L’importo mensile massimo per il 2023 della NASpI non poteva superare la somma di 1.470,99 euro.
Con la Circolare numero 26 del 16 febbraio 2022, l’INPS fissava la retribuzione di riferimento per il calcolo delle indennità di disoccupazione NASpI a 1.250,87 euro per il 2022. L’importo massimo mensile per il 2022 della NASpI non poteva superare l’ammontare di 1.360,77 euro.
La NASPI viene pagata mensilmente per un periodo pari alla metà delle settimane contributive degli ultimi quattro anni. L’importo dell’indennità di disoccupazione NASPI 2024 è determinato in base alla retribuzione imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni, diviso per il numero di settimane di contribuzione e moltiplicato per 4,33.
Se la retribuzione mensile ottenuta è inferiore a 1.352,19 euro, l’importo del trattamento sarà pari al 75% della retribuzione stessa. Se superiore, la prestazione è pari al 75% dell’importo di riferimento, a cui si somma il 25% del differenziale tra la retribuzione mensile e il predetto importo.
L’importo dell’indennità, come già specificato, non può superare il limite massimo, che per il 2024 è di 1.550,42 euro. Inoltre, si applica una riduzione del 3% ogni mese a partire dal primo giorno del sesto mese di fruizione, salvo per i beneficiari di almeno 55 anni, per i quali la riduzione decorre dal primo giorno dell’ottavo mese di fruizione.
È ben noto che, in ottemperanza a specifiche disposizioni legislative, gli importi massimi dei vari ammortizzatori sociali, tra cui l’indennità di disoccupazione, vengono annualmente aggiornati, considerando l’aumento derivante dalla variazione annuale dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo.
Questo processo di aggiornamento riveste un’importanza fondamentale poiché garantisce che gli ammortizzatori sociali restino adeguati alle condizioni economiche attuali. In tal modo, i beneficiari ricevono un sostegno finanziario appropriato che tiene conto delle fluttuazioni dei prezzi e dei costi della vita.
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