“Multa per il suolo pubblico”: da ora parcheggi solo in box o in giardino | In strada non puoi tenerla più

Multa suolo pubblico: quando un parcheggiare diventa reato - circuitolavoro.it
Se lasci la tua macchina nel suolo pubblico è come se incitassi qualcun altro al furto. Sembra assurdo, ma è tutto vero.
Ah, i parcheggi. Solo sentire questa parola tocca un tasto dolente, specialmente per chi abita nelle grandi città. Ad oggi, tra parcheggi destinati ai residenti, strisce blu che spuntano come funghi e parcheggi liberi che sembrano un’utopia anche per chi risiede nel proprio quartiere, avere un parcheggio privato, più che un lusso, diventa una necessità.
Come se ciò non bastasse, le criticità maggiori si incontrano qualora ci si debba spostare, magari per lavoro, magari per puro svago. Le auto sono troppe, i parcheggi liberi sempre meno e ora, nei fortunati casi in cui si trova un parcheggio, si rischia pure di essere multati? In realtà non funziona proprio così nella teoria, ma nella pratica sì.
Una narrazione che fa accapponare la pelle, ma si tratta di vicende che accadono molto più spesso di quanto si immagini. Tutto questo dovuto a una distrazione – e no, questa volta il parcheggio può tranquillamente essere libero e a norma.
Parcheggio pubblico: quando commetti un reato senza saperlo
Potremmo sembrare polemici e allarmisti, ma ogni giorno milioni di automobilisti ricevono sanzioni per cose a cui non hanno mai fatto attenzione. Basta solo trovare il vigile giusto per cadere in uno stato di perplessità e disapprovazione, dove a venirci contro è proprio la legge.
Si tratta di un reato di suolo pubblico, e non importa se il parcheggio sia vicino a casa propria o fuori dal supermercato: non bisogna fare attenzione solamente a dove si parcheggia, ma anche alle condizioni del nostro veicolo. Questo atteggiamento viene considerato un’incitazione a commettere un reato.
Se vi è mai capitato di lasciare i finestrini aperti dopo aver parcheggiato l’auto, sappiate che avete rischiato una sanzione sancita dalla norma specifica.

Finestrini aperti: oltre il danno la beffa
La sanzione per chi lascia l’auto con i finestrini abbassati o le portiere non chiuse a chiave è prevista dall’articolo 158 del Codice della Strada, che impone agli automobilisti di adottare tutte le misure necessarie per evitare pericoli e prevenire il furto del veicolo. Paradossalmente, la norma nasce per proteggere i proprietari, ma di fatto rischia di punirli. La sanzione? Una multa che può arrivare a 168€.
Il principio su cui si basa questa regola è che un’auto lasciata incustodita con i finestrini abbassati rappresenta un’esca per i malintenzionati, configurando una sorta di ‘concorso colposo nel furto’.
Un ragionamento assurdo, se si considera che la responsabilità di un reato dovrebbe ricadere su chi lo commette e non su chi lo subisce. Eppure, in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine, chi non ha chiuso adeguatamente la propria auto può trovarsi a dover pagare per una presunta negligenza, subendo oltre all’eventuale danno, anche la beffa della sanzione.