Medico di base, sai quanto guadagna per ogni paziente? Cifre fuori di testa | Ecco perchè hanno tutti la barca

Medico di base- Foto di Antoni Shkraba da Pexels-CircuitoLavoro.it
Il sistema di compensi che regola la retribuzione del medico di base fa discutere: ecco quanto si guadagna per ogni paziente che viene inserito nel proprio elenco di assistenza.
Il medico di base è una figura fondamentale all’interno del Servizio Sanitario Nazionale. La sua presenza sul territorio garantisce un’assistenza primaria capillare e continuativa ai cittadini.
Ogni individuo ha diritto a un medico di famiglia, che segue il paziente lungo l’evolversi della vita. Il dottore è chiamato a fornire diagnosi, prescrizioni e richiedere visite specialistiche quando necessario.
Sono in molti a chiedersi a quanto ammonti effettivamente il guadagno di un medico di base, soprattutto di fronte alla ricchezza spesso ostentata da chi pratica questo mestiere.
Il sistema di remunerazione prevede una retribuzione basata sulla quota capitaria, ovvero un importo fisso per ogni paziente assistito, una formula che può portare ad ottenere stipendi considerevoli.
Come si calcola lo stipendio mensile di un medico di base
Lo stipendio dei medici di famiglia si basa su una quota annuale lorda per ogni paziente iscritto nella propria lista. Per i primi 500 assistiti, il compenso medio è di circa 70 euro lordi all’anno per paziente. A partire dal paziente numero 501, la quota scende a circa 35 euro lordi. Il numero massimo di pazienti che ogni medico può seguire è fissato a 1.500. Questo vuol dire che un dottore può arrivare a percepire una retribuzione massima di circa 52.500 euro lordi annui, ovvero circa 4.300 euro al mese.
Questa cifra non tiene conto di eventuali extra legati a servizi aggiuntivi, come visite domiciliari e guardie mediche. Bisogna considerare, poi, che i medici di base non ricevono lo stipendio dallo Stato, ma sono liberi professionisti convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale. Sono chiamati, quindi, a gestire autonomamente le spese del proprio ambulatorio, compresi affitti, utenze e personale di segreteria.

Medico di famiglia: i compensi aggiuntivi e le spese da sostenere
Oltre alla quota capitaria, i medici di base possono percepire ulteriori compensi per servizi aggiuntivi. Tra questi spiccano le indennità per reperibilità, le vaccinazioni e la gestione di pazienti con patologie croniche. Anche la somministrazione di vaccini antinfluenzali o anti-Covid permette di ricevere compensi extra che si aggiungono alla retribuzione base.
Come detto, però, questo mestiere comporta anche una serie di costi da non sottovalutare. Tra le spese principali ci sono la gestione dello studio medico, il pagamento di collaboratori, tasse e contributi previdenziali. Tutto considerato si può dedurre, però, che il medico di famiglia resta una delle professioni meglio stipendiate all’interno del panorama lavorativo italiano.