Medico di base, per ogni paziente si intasca questa somma: alla fine del mese guadagna cifre stellari | Altro che misero stipendio

Medico di base, per ogni paziente si intasca questa somma: alla fine del mese guadagna cifre stellari | Altro che misero stipendio

Visita medica- Foto di Thirdman da Pexels-CircuitoLavoro.it

Cosa fa davvero il medico di base e a quanto ammonta il suo stipendio mensile? Ecco la verità dietro una delle professioni ritenute indispensabili per la sanità italiana.

Il ruolo del medico di base è estremamente complesso. Si tratta di una figura professionale caratterizzata da responsabilità, competenze tecniche e una disponibilità continua verso i pazienti.

Il medico di famiglia o di medicina generale è il primo punto di riferimento per chi ha bisogno di cure, diagnosi e prevenzione. Si occupa di semplici malanni stagionali, ma anche della gestione di patologie croniche e diventa spesso una figura familiare per intere generazioni.

Le sue mansioni spaziano dalle visite in studio a quelle a domicilio, fino alla gestione di pazienti non autosufficienti attraverso l’assistenza domiciliare integrata.

Naturalmente tra i suoi compiti rientra la prescrizione di farmaci, esami diagnostici e visite specialistiche, così come il rilascio di certificati di malattia o idoneità al lavoro.

La verità sui guadagni del medico di base: la cifra intascata per ogni paziente

Ma quanto guadagna davvero un medico di base? Non tutti sanno che questo ruolo prevede un compenso per ciascun paziente iscritto al proprio elenco. Secondo gli ultimi accordi nazionali con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), la quota mensile oscilla tra circa 70 e 100 euro a paziente all’anno. La cifra, però, varia in base a età, condizioni di salute dell’assistito e area geografica. Si deve considerare che un medico di base può arrivare a gestire fino ad un massimo di 1500 pazienti, arrivando ad un guadagno mensile che può superare gli 8.000 euro.

Il medico di famiglia non è un dipendente, ma un libero professionista convenzionato. Dal suo stipendio, quindi, devono essere sottratte le spese per lo studio, il personale di segreteria, le tasse e i contributi previdenziali.

Stetoscopio
Stetoscopio- Foto di Negative Space da Pexels-CircuitoLavoro.it

Come si diventa medico di base: l’iter da seguire dopo la laurea

Per esercitare questa professione così ben retribuita, è necessario completare un lungo percorso formativo. Si parte da una laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, della durata di sei anni, seguita da un tirocinio obbligatorio. Dal 2020, con il decreto legge numero 18, l’esame di Stato è stato abolito. La laurea è quindi considerata direttamente abilitante alla professione. Per diventare medico di base, però, serve frequentare un corso triennale di formazione specifica in medicina generale, accessibile tramite concorso pubblico regionale.

Una volta conseguito questo speciale diploma, ci si può iscrivere nelle liste regionali per essere assegnati a un ambito territoriale. Tra gli obblighi dei medici di famiglia rientra l’aggiornamento costante, garantito dalla partecipazione a corsi ECM (Educazione Continua in Medicina).