“Mannaggia!”: lo diciamo sempre, a ogni occasione: ma che vuol dire e da dove nasce l’espressione ‘italianissima’

“Mannaggia!”: lo diciamo sempre, a ogni occasione: ma che vuol dire e da dove nasce l’espressione ‘italianissima’

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Quante volte lo diciamo nel corso della giornata? Tantissime. Ma ti sei mai chiesto da dove arriva questa espressione?

Ci sono alcune espressioni che fin da subito ti rimandano all’Italia. Pensiamo ad alcuni gesti che fin da subito ci ricordano il nostro paese e che infatti vengono spesso stereotipati e imitati in tutto il mondo.

Tra queste espressioni vi è anche la parola “Mannaggia“. Quante volte la diciamo ogni giorno? C’è chi la dice con un senso di stupore oppure per esprimere disappunto o contrarietà. Sebbene sia di uso comune, sono pochi coloro che sanno qual è l’origine di questo termine.

Rispondere a questa domanda non è facile. Anche perché sull’origine della parola “Mannaggia” vi è ancora oggi una forte incertezza. Nel corso del tempo diversi linguisti hanno cercato di spiegarne l’etimologia.

In particolare, sembrano che vi siano tre spiegazioni più accreditate. Ognuna di queste traccia la parola mannaggia all’interno dei dialetti dell’Italia centro-meridionale. Ecco quali sono.

Da dove arriva la parola “Mannaggia”

La prima ipotesi arriva da Treccani e sembra essere quella più accreditata. Secondo Treccani, “mannaggia” deriverebbe dall’espressione dialettale “mal(e) n(e) aggia”. Si può tradurre questa frase come “male ne abbia“. Questa espressione rappresenta un augurio di male rivolto a qualcuno o qualcosa.

C’è poi un’altra teoria, questa volta sostenuta niente meno che dall’Accademia della Crusca. Quest’ultima suggerisce che “mannaggia” derivi da una variante simile, cioè da “malanaggia”. A sua volta, questo termine deriverebbe dalle parole “malanno” e “aggia”, che corrisponde al congiuntivo presente del verbo avere. Questa espressione si può tradurre come “abbia un malanno” e conserva lo stesso significato di sventura della prima ipotesi.

Un paesaggio siciliano – fonte Pexels – circuitolavoro.it

La terza ipotesi

C’è anche una terza teoria, proposta dal linguista Massimo Pittau. Secondo queste interpretazione, “mannaggia” potrebbe derivare dalla parola mannaja. Si tratta di un termine usato nei dialetti calabresi e siciliani che indica l’ascia del boia, usata per eseguire decapitazioni. In questo caso, l’espressione “mannaja a te” sarebbe un augurio di condanna a morte. Si tratta però di un’ipotesi decisamente meno accreditata rispetto a quelle precedenti.

Con il tempo, il significato di “mannaggia” si è evoluto e ha perso la sua forza originaria e di maledizione, diventando un’esclamazione generica per esprimere fastidio, dispiacere o contrarietà. Si tratta di un termine quotidiano usato per esempio in espressioni come “mannaggia la miseria” o “mannaggia a te”, che manifestano contrarietà seppure senza alcun intento malevolo.