Lo chiamano il salame abominio, lo mangi e ritrovi il tuo bagno insanguinato: la marca la conosciamo tutti | Se lo hai comprato buttalo subito

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Salame contaminato - circuitolavoro.it

Il Ministero della Salute ha diffuso un richiamo su un salame molto comune nelle tavole italiane: si rischia un’emoraggia intestinale.

Ci sono prodotti che finiscono sulle nostre tavole con la stessa facilità con cui vengono rimossi dagli scaffali. Il problema? Che nel frattempo qualcuno li ha già mangiati.

Questa volta è toccato a un salame apparentemente di alta qualità, venduto con tanto di certificazione DOP e con il fascino della tradizione italiana. Ma dietro al nome rassicurante si nascondeva un rischio tutt’altro che trascurabile: un’infezione capace di provocare diarrea con sangue, dolori addominali e, nei casi più gravi, complicazioni renali.

Il Ministero della Salute ha pubblicato il richiamo di un lotto di salami toscani, ritirati per la presenza di Escherichia coli STEC, una delle varianti più pericolose di questo batterio. Il rischio? Altissimo, soprattutto per bambini, anziani e persone immunodepresse.

Il salame ‘abominio’ e l’infezione rilevata

Un’infezione così non si dimentica facilmente. Non parliamo di un semplice disturbo passeggero, ma di un’infezione intestinale violenta, che può colpire chiunque – anche chi, fino a quel momento, si sentiva perfettamente in salute.

L’Escherichia coli STEC è uno dei ceppi più pericolosi in circolazione: può causare diarrea con sangue, dolori intensi, crampi addominali e febbre. I sintomi non si presentano subito, ma dopo qualche giorno dal consumo dell’alimento contaminato. E in alcuni casi, soprattutto nei soggetti più fragili come anziani, bambini e immunodepressi, può degenerare fino a coinvolgere i reni, provocando complicanze gravi come la sindrome emolitico-uremica.

Il punto è che non ci sono campanelli d’allarme. Il salame non ha un cattivo odore, non cambia colore. Lo si mangia convinti di aver scelto un prodotto sicuro, magari anche buono. Ma intanto il danno è già stato fatto. Adesso il prodotto è stato ritirato in tutta Italia, ma il problema è che qualcuno lo possiede ancora in casa.

Salame tagliato a fette primo piano
Il salame contaminato da Escherichia coli STEC – circuitolavoro.it

Il salame ritirato, i dettagli e cosa fare subito

​L’anomalia è stata rilevata durante i controlli interni effettuati dal produttore. Il richiamo riguarda i salamini Cinta Senese DOP a marchio Renieri, prodotti da Digar Srl, nello stabilimento di Poggibonsi (SI). I prodotti coinvolti sono:

  • formati da 350 g con i lotti: L2453O, L2502O, L2503O, L2504O, L2505O, L2506O, L2507O, L2508O (TMC: dal 01/05/2025 al 19/06/2025);
  • da 180 g (tranci) con i lotti: L2502O, L2503O, L2504O, L2505O, L2506O (TMC: dall’08/05/2025 al 05/06/2025).

Il consiglio è uno solo: non consumarli per nessun motivo. Chi ha acquistato uno di questi prodotti deve restituirlo al punto vendita oppure smaltirlo. Il richiamo è valido in tutta Italia.