Lavori meno pagati in Italia 2024: settori con le retribuzioni più basse e lavoratori poveri
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L’Istat ha recentemente pubblicato un rapporto dettagliato sulle retribuzioni medie nei vari settori lavorativi in Italia, fornendo un quadro chiaro delle opportunità di guadagno nel paese. In questo articolo, analizzeremo i lavori meno pagati in Italia, confrontandoli con quelli meglio retribuiti e discutendo le implicazioni economiche di queste disparità.
Crescita delle retribuzioni e potere d’acquisto in calo
Nel primo trimestre del 2024, le retribuzioni in Italia hanno registrato una crescita media del 2,2%. Tuttavia, questo aumento è risultato insufficiente a compensare l’inflazione, che a maggio ha raggiunto circa il 2%. Di conseguenza, il potere d’acquisto degli italiani continua a diminuire, seguendo una tendenza negativa degli ultimi dieci anni che ha visto un calo del 4,5%.
I settori con le migliori retribuzioni
Secondo i dati Istat, i settori con le retribuzioni lorde mensili più elevate nel 2024 includono:
- Attività del settore finanziario e assicurativo: 3.357 euro
- Estrazione di minerali da cave e miniere: 2.744 euro
- Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata: 2.597 euro
- Amministrazione pubblica e difesa: 2.504 euro
- Istruzione: 2.276 euro
Il settore finanziario ha visto un incremento significativo del 6,2% rispetto all’anno precedente, consolidandosi come il più redditizio. Anche il settore dell’istruzione ha beneficiato di un aumento del 5%, grazie a nuovi contratti e arretrati.
I settori con le retribuzioni più basse
All’estremo opposto della scala salariale, troviamo i settori con le retribuzioni lorde mensili più basse:
- Servizi di alloggio e ristorazione: 1.617 euro
- Agricoltura: 1.621 euro
- Attività di noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese: 1.649 euro
- Attività artistiche, sportive e di intrattenimento: 1.742 euro
- Commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli: 1.860 euro
Il settore del commercio ha subito la diminuzione maggiore, con un calo del 3,1% rispetto all’anno precedente, influenzato dalle trattative per il rinnovo dei contratti.
Il fenomeno dei lavoratori poveri
Un fenomeno preoccupante in Italia è quello dei lavoratori poveri, ossia coloro che, pur avendo un impiego regolare, non riescono a coprire le spese essenziali per vivere. Molti di questi lavoratori percepiscono salari orari inferiori ai 9 euro, considerata la soglia per un salario minimo dignitoso in molti paesi europei.
Esempi di retribuzioni basse includono i braccianti agricoli che guadagnano meno di 6 euro l’ora, le badanti con 6,40 euro e gli addetti alle pulizie con 7,60 euro. Anche i lavoratori dei centri benessere, come parrucchieri ed estetisti, percepiscono stipendi intorno ai 7,70 euro l’ora.
Laureati e retribuzioni
Nonostante un’istruzione superiore, molti laureati italiani faticano a ottenere retribuzioni adeguate. Molti sono costretti ad accettare lavori con stipendi molto bassi, a partire da 450-600 euro al mese per impieghi full-time. Questa situazione è spesso oggetto di discussione sui social media, dove numerosi utenti criticano le scarse opportunità lavorative per i giovani laureati.
Secondo un sondaggio di Monster.com, il 96% dei lavoratori italiani è alla ricerca di un nuovo impiego, con il 40% che cerca un reddito più alto. Nel 2022, ci sono stati 2,2 milioni di licenziamenti volontari, un aumento del 13,8% rispetto all’anno precedente, con molte persone alla ricerca di condizioni economiche migliori.
Retribuzioni dei professionisti
Le retribuzioni dei professionisti variano notevolmente. Ad esempio, un notaio guadagna in media 265.000 euro l’anno, un analista finanziario 110.000 euro, un ingegnere aeronautico 98.000 euro, e un medico 75.000 euro. Al contrario, un commercialista guadagna circa 36.000 euro, mentre un avvocato percepisce poco meno. Per scoprire ulteriori novità sul mondo del lavoro in Italia, visita la nostra sezione dedicata alle news.