La scienza ha deciso, l’intelletto lo prendiamo in eredità solo da questo genitore | Le prove sono inconfutabili

La scienza ha deciso, l’intelletto lo prendiamo in eredità solo da questo genitore | Le prove sono inconfutabili

Cervello- Foto di KATRIN BOLOVTSOVA da Pexels-CircuitoLavoro.it

Il segreto dell’intelligenza si nasconde nel DNA: ecco la scoperta che cambia tutto quello che si è pensato fino a questo momento riguardo alla trasmissione dell’intelletto da genitori a figli.

Ci si interroga spesso sulla natura dell’intelligenza umana, comprensiva di tutte le sue funzionalità. Dal pensiero critico alla creatività, dall’intelligenza emotiva al problem solving, tutto esercita sempre un certo fascino.

Fino a qualche decennio fa, si riteneva che l’ambiente e l’educazione giocassero un ruolo preponderante nel determinare il livello cognitivo di una persona. La scienza ha, però, dimostrato che l’intelligenza è radicata nel patrimonio genetico ereditato dai genitori.

Diversi studi hanno rilevato che l’intelligenza viene trasmessa da un solo genitore. La scoperta sorprendente ha ribaltato le tradizionali convinzioni scientifiche.

Il motivo di questa eredità asimmetrica risiede nei cromosomi. La novità è davvero rilevante e apre nuovi orizzonti nello studio della genetica e della neurobiologia.

L’intelligenza proviene dai geni materni: la scoperta scientifica rivoluzionaria

Gli studi condotti negli ultimi decenni hanno identificato un legame significativo tra i geni materni e lo sviluppo delle funzioni cerebrali superiori. La ricerca condotta dall’Università di Cambridge nel 1984 ha dimostrato che i geni associati all’intelligenza sono trasmessi, quindi, in larga parte attraverso la linea materna.

Questo fenomeno è dovuto alla presenza dei cosiddetti “geni condizionati”. Si tratta di geni che possiedono un marcatore biochimico in grado di indicare la loro provenienza. Gli studi condotti su animali, come quelli effettuati sui topi geneticamente modificati, hanno confermato che i geni materni influenzano maggiormente la crescita cerebrale. Gli esemplari con una maggiore presenza di geni materni hanno sviluppato cervelli più grandi e con una maggiore capacità cognitiva. Quelli con predominanza di geni paterni tendono, invece, a sviluppare corpi più robusti, ma con cervelli meno voluminosi.

Bambino che gioca
Bambino che gioca- Foto di Keira Burton da Pexels-CircuitoLavoro.it

Bambini intelligenti e curiosi: non è solo questione di genetica

Gli scienziati concordano anche sul fatto che l’intelligenza non sia esclusivamente determinata dal DNA. Si stima che tra il 40 e il 60% delle capacità cognitive sia ereditato geneticamente, mentre il resto dipende dall’ambiente in cui si cresce e dalle esperienze vissute. Il legame emotivo che si stabilisce tra madre e figlio, in particolare, gioca un ruolo cruciale nello sviluppo delle competenze cognitive.

Uno studio della University of Washington ha evidenziato come i bambini che ricevono un adeguato supporto emotivo da parte della madre mostrino un ippocampo più sviluppato. La regione cerebrale interessata è fondamentale per la memoria e l’apprendimento e risulta essere più grande nei bambini cresciuti in un ambiente affettivo e stimolante. Oltre alla genetica, quindi, anche la relazione tra madre e figlio contribuisce allo sviluppo dell’intelligenza. Un bambino che riceve affetto e supporto materno svilupperà maggiore curiosità e capacità di problem solving.