L’isopensione, uno strumento legislativo pensato per consentire ai dipendenti di lasciare il lavoro prima del raggiungimento dell’età pensionabile standard, offre a lavoratrici e lavoratori la possibilità di accedere alla pensione fino a 7 anni in anticipo. Inizialmente prevista con un’anticipazione di 4 anni dalla legge Fornero, la misura è stata successivamente estesa, configurandosi così come un’interessante opzione sia per i dipendenti che intendono ritirarsi in anticipo sia per le aziende in fase di ristrutturazione che prediligono una soluzione alternativa al licenziamento.
Attraverso l’isopensione, il datore di lavoro contribuisce finanziariamente all’anticipazione della pensione del dipendente, versando un assegno mensile fino al momento in cui il dipendente raggiunge i requisiti per il pensionamento ufficiale. Questa opportunità rimarrà valida fino al 2026, come definito dal recente decreto Milleproroghe.
Per poter usufruire dell’isopensione, sono necessari il rispetto di specifici requisiti da parte dei dipendenti, il raggiungimento di un’intesa con i sindacati e l’approvazione dell’INPS, l’ente che poi erogherà l’assegno di esodo. I requisiti minimi per accedere all’isopensione includono:
L’isopensione risulta particolarmente attrattiva per aziende con più di 15 dipendenti che attraversano un momento di trasformazione e che, piuttosto che procedere con licenziamenti, optano per supportare i propri dipendenti nel passaggio anticipato alla pensione.
La procedura prevede che, una volta raggiunto l’accordo con i sindacati e validato dall’INPS, l’azienda attivi una fideiussione bancaria per garantire l’erogazione dell’assegno di esodo. Questo assegno verrà poi pagato direttamente dall’INPS al lavoratore dal mese successivo alla cessazione del rapporto di lavoro, per un massimo di 13 mensilità l’anno, fino al raggiungimento dell’età pensionabile.
L’assegno di isopensione è calcolato in base alla pensione maturata al momento della cessazione del rapporto di lavoro e non è soggetto alla perequazione automatica delle pensioni, né può essere ceduto a terzi o aumentato in base all’inflazione. Nonostante ciò, offre il vantaggio di poter anticipare il pensionamento in un contesto economicamente sicuro e con l’ulteriore possibilità per il percettore di svolgere altre attività lavorative senza limitazioni.
Per procedure la domanda di isopensione, il datore di lavoro deve inoltrare la propria richiesta all’INPS, compilandola con tutti i dettagli necessari per valutare l’ammissibilità dei dipendenti all’assegno di esodo. Una volta approvata la garanzia fideiussoria, si procede con la presentazione delle singole domande di isopensione per i lavoratori interessati.
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