Dal 1° gennaio 2024 è entrata in vigore la nuova modulistica per la richiesta dell’ISEE, un documento fondamentale per ottenere agevolazioni nei settori sanitario e sociale, a condizione che l’indicatore economico si collochi al di sotto di specifiche soglie.
L’ISEE, acronimo di Indicatore della Situazione Economica Equivalente, riveste un ruolo cruciale per accedere a diversi benefici, come la possibilità di iscrivere i bambini agli asili nido pubblici, ridurre le tasse universitarie, ottenere il bonus bebè e il bonus nido, richiedere il reddito di cittadinanza o il reddito di emergenza per situazioni legate al Covid-19, nonché beneficiare dell’assegno di inclusione e di altre agevolazioni (Scopri tutte le agevolazioni previste per le famiglie italiane).
Per richiedere l’ISEE, è indispensabile compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), contenente informazioni anagrafiche, reddituali e patrimoniali del nucleo familiare. La validità della DSU inizia dalla sua presentazione e perdura fino al 31 dicembre dell’anno successivo.
La presentazione della DSU può avvenire presso:
I documenti necessari per compilare la DSU per l’ISEE includono:
Nel caso di persone con invalidità nel nucleo familiare, è necessario presentare anche certificati di invalidità e documentazione sulle spese sostenute per il ricovero in strutture residenziali e per l’assistenza personale.
In ottemperanza all’articolo 10, comma 3, del D.P.C.M. 5 dicembre 2013, n. 159, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha approvato il nuovo modello e le relative istruzioni per la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) attraverso il decreto direttoriale datato 13 dicembre 2023, n. 407, pubblicato il 14 dicembre 2023.
A partire dal 1° gennaio 2024, la nuova modulistica sostituisce i modelli e le istruzioni precedenti, con le seguenti principali modifiche e integrazioni indicate dal sito dell’INPS:
Per ottenere l’Assegno Unico per l’anno 2024, l’INPS specifica che le famiglie già beneficiarie non devono presentare una nuova domanda. L’erogazione della prestazione continuerà automaticamente per l’intero periodo dell’anno (da marzo 2024 a febbraio 2025). Tuttavia, è responsabilità degli utenti comunicare eventuali variazioni, come la nascita di un figlio, attraverso l’aggiornamento della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU).
Le famiglie devono presentare una DSU aggiornata per determinare l’ISEE relativo al 2024, poiché tale indicatore influenza gli importi dell’Assegno Unico. In mancanza di una DSU aggiornata, l’INPS inizierà a erogare l’Assegno Unico a partire da marzo 2024 nella misura minima.
Per mantenere il diritto alla corresponsione dei maggiori importi dell’Assegno Unico sin da marzo 2024, le famiglie hanno tempo fino al 30 giugno 2024 per presentare una DSU aggiornata. In questa situazione, l’INPS adeguerà l’Assegno Unico a partire da marzo 2024, includendo anche la corresponsione dei relativi arretrati.
Quanto all’ISEE necessario per ottenere l’Assegno Unico, la somma completa è concessa per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro. Al contrario, per ISEE superiori, l’importo diminuisce gradualmente secondo gli intervalli definiti nella tabella 1 allegata al decreto, fino a raggiungere un valore di 50 euro con un ISEE di 40.000 euro.
Per ISEE superiori a 40.000 euro, l’importo rimane costante. Il comma 11 dell’articolo 4 specifica che gli importi dell’Assegno Unico e le relative soglie ISEE sono “aggiornati annualmente alle variazioni dell’indice del costo della vita”.
Si notano anche cambiamenti nelle maggiorazioni, con la normativa che riconosce ai beneficiari dell’AUU, oltre alla somma di base parametrata all’ISEE, una serie di incrementi in base al numero e alle caratteristiche dei membri del nucleo familiare. Analogamente alla somma di base, le maggiorazioni sono rivalutate mensilmente in base all’indice Istat, e la loro entità varia a seconda delle soglie ISEE, le stesse applicate per il calcolo della somma di base.
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