IMU 2024: guida completa per correggere errori di pagamento e richiedere rimborsi
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L’Imposta Municipale Propria (IMU) è un tributo patrimoniale dovuto per il possesso di immobili, compresi fabbricati, terreni agricoli e aree fabbricabili. Sono esenti solo i proprietari di una prima casa non di lusso. L’IMU si paga in due rate: un acconto entro il 16 giugno (nel 2024, eccezionalmente il 17 giugno) e il saldo entro il 16 dicembre. È anche possibile pagare l’intero importo in una sola rata a giugno.
Errori nel pagamento: come intervenire
Se dopo aver versato l’acconto dell’IMU ci si accorge di aver commesso un errore nel pagamento, è possibile correggerlo tramite il ravvedimento operoso. Questo strumento permette di sanare omissioni, errori o ritardi nel pagamento delle imposte, evitando sanzioni più severe.
Il ravvedimento operoso
Il ravvedimento operoso può essere utilizzato fino alla notifica dell’atto di accertamento e riguarda anche cartelle molto vecchie, poiché il controllo dell’IMU da parte del Comune può avvenire fino al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di mancato pagamento.
Tipologie di ravvedimento operoso
Esistono diverse tipologie di ravvedimento operoso, ognuna con specifiche sanzioni ridotte:
- Ravvedimento Super Breve: entro 14 giorni dalla scadenza, con una sanzione dello 0,1% per ogni giorno di ritardo.
- Ravvedimento Breve: dal 15° al 30° giorno, con una sanzione dell’1,5%.
- Ravvedimento Medio: entro 90 giorni, con una sanzione dell’1,67%.
- Ravvedimento Lungo: oltre 90 giorni e fino a un anno, con una sanzione del 3,75%.
- Ravvedimento Lunghissimo: oltre un anno, con una sanzione del 4,29% entro 2 anni e del 5% oltre 2 anni.
Tempistiche e interessi
Il fattore tempo è cruciale nel ravvedimento operoso. È essenziale agire prima che il Comune avvii una procedura di accertamento. Gli interessi legali si calcolano sull’importo non pagato, variando a seconda dei giorni trascorsi dalla scadenza.
Errori di pagamento e rimborsi
In caso di pagamento doppio o in eccesso dell’IMU, è possibile richiedere un rimborso presentando i modelli F24 utilizzati e le prove del doppio pagamento al Comune competente. La domanda può essere inviata telematicamente, a mano o tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. Il Comune esaminerà la richiesta e, se approvata, procederà al rimborso.
Errori di banche o commercialisti
Se l’errore nel pagamento dell’IMU è dovuto alla banca o al commercialista, è importante intervenire rapidamente. Per errori bancari, bisogna contattare la banca fornendo tutti i dettagli per richiedere l’annullamento della transazione o una rettifica. In caso di errore del commercialista, si può chiedere una rettifica del calcolo e, se necessario, richiedere un risarcimento o intraprendere un’azione legale. Per rimanere aggiornato, visita la nostra pagina dedicata alle news.