“Ho solo 1 mela e 2 noci”: Arrestato dalla polizia dentro al supermercato | In manette davanti a tutti

Arrestato per aver preso noci e mele senza pagare - circuitolavoro.it
Tra povertà e legge, spesso non vi è giustizia: almeno, quella morale. L’uomo è stato arrestato per furto aggravato, perché aveva fame.
Purtroppo la giustizia sa essere davvero di parte. Non è tanto una questione di ingiustizia, quanto di leggi restrittive che si fondano su un principio solido: la legge è uguale per tutti. Su questo, siamo tutti d’accordo. Se non fosse che ogni caso è a sé e meriterebbe di essere valutato con criterio.
Non tanto da parte delle norme in sé, ma da chi quelle norme le applica o ne usufruisce. Servirebbe più buon senso, più capacità di leggere le situazioni per quello che sono davvero. Nel 2024 rubare al supermercato è diventato, per molti, l’ultimo tentativo di resistere. E no, non parliamo di grandi colpi o bande organizzate, ma di furti piccoli, quasi sempre per fame: carne in scatola, salumi, tonno, pasta. Cibo, insomma.
Le cronache locali ormai li riportano quasi ogni giorno: episodi di taccheggio da 30 o 40€, a volte anche meno. Questa volta, però, l’ammontare del bottino era di 4€. E l’epilogo è stato un arresto.
Anziano arrestato per 4 euro di furto al supermercato
Ha 63 anni, è disoccupato e vive in condizioni di forte disagio economico. Quella mattina ha preso una confezione di mele e un sacchetto di noci, per un totale di 4€. È uscito dal supermercato senza pagare. Nessuna fuga, nessuna violenza. Solo un gesto disperato, fatto a stomaco vuoto.
Il personale lo ha fermato subito dopo le casse e ha chiamato i carabinieri. L’uomo ha spiegato tutto senza resistenza: “L’ho fatto perché ho fame”. Una frase semplice, che però non ha fermato la procedura. È stato portato in caserma e denunciato per furto aggravato. Il giudice ha convalidato l’arresto.
Le cronache locali parlano sempre più spesso di episodi simili, quasi sempre con protagonisti anziani, disoccupati o persone sole. Taccheggi da pochi euro, cibo sottratto dagli scaffali. Lontano dai grandi furti, lontano dai reati da copertina. Ma ugualmente sotto la lente della giustizia. I dati, ad oggi, parlano chiaro.

4,6 miliardi di perdite nei supermercati: il dato che racconta la fame
Secondo i dati più aggiornati del settore, i supermercati italiani hanno registrato perdite per oltre 4,6 miliardi di euro legate alle cosiddette ‘differenze inventariali’. E una parte consistente di questi ammanchi arriva proprio dai furti sugli scaffali.
Ma non si tratta solo di criminalità organizzata. Sempre più spesso questi furti sono il segnale di qualcosa di più profondo: l’aumento della povertà reale, quella quotidiana, che non fa rumore e non finisce sempre in tribunale. Ma che esiste. E si vede ogni giorno, tra le corsie di un supermercato.