“Ho preso un tachipirina ieri”: addio patente e macchina sequestrata | Trattamento come un brutto criminale

Prendere farmaco- Foto di JESHOOTS da Pexels-CircuitoLavoro.it
Le nuove regole del Codice della Strada fanno tremare tutti: ecco in quali casi i farmaci da banco si trasformano in rischi per gli automobilisti beccati alla guida.
Il Codice della Strada italiano è andato incontro ad una vera e propria rivoluzione negli ultimi mesi: le norme si sono decisamente inasprite in tutti i campi.
L’obiettivo è quello di ridurre drasticamente il numero di incidenti legati alla guida in stato di alterazione, non solo a causa alcol o droghe, ma anche per farmaci comuni.
Le autorità politiche sono decise a garantire la massima sicurezza per tutti gli utenti della strada. Con questa volontà si è andati, quindi, a colmare un vero e proprio vuoto normativo.
Ma è scattata subito la polemica: davvero un semplice farmaco da banco preso come analgesico o antidolorifico può causare alterazione psicofisica alla guida e portare a multe salate?
Multe per assunzione di Tachipirina: cosa cambia con il nuovo Codice della Strada
Uno degli esempi che si sta diffondendo è quello che riguarda la Tachipirina, uno dei farmaci più utilizzati in Italia. Il paracetamolo può essere prescritto a bambini, adulti e perfino in gravidanza. Con le nuove disposizioni in materia di sicurezza stradale, ci si chiede se anche una semplice compressa può diventare un problema. A quanto pare il principio attivo di questa compressa può alterare l’esito dei test condotti durante i controlli su strada, come quelli salivari o del sangue.
Un automobilista che ha assunto Tachipirina nelle 48 ore precedenti può risultare positivo a una sostanza ritenuta potenzialmente influente sulla lucidità alla guida. Le conseguenze possono essere davvero estreme: si parla di ritiro immediato della patente e di sequestro del veicolo. Tutta questa confusione sembra derivare da un’interpretazione rigida e senza margini della norma.

Automobilisti preoccupati: si attende chiarezza sull’assunzione di farmaci da banco alla guida
Il nuovo Codice della Strada non sembra distinguere, infatti, tra chi guida dopo aver assunto droghe e chi prende un antipiretico da banco. La legge, nata con l’intento di tutelare la collettività, viene applicata adesso con il rischio di una generalizzazione pericolosa. Situazioni molto diverse tra loro vengono trattate però con lo stesso rigore punitivo.
La politica di tolleranza zero rischia di colpire duramente anche chi non rappresenta alcun pericolo per la sicurezza stradale. Si attendono sviluppi in merito a questa situazione. Nei prossimi mesi ci saranno delle precisazioni per tranquillizzare gli automobilisti e anche dottori e farmacisti chiedono maggiore chiarezza a proposito degli effetti reali sulla guida dei farmaci di banco.